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E primieramente quanto ai motori, nella mia teoria, e in tutti i miei
sperimenti i migliori motori sono bene i metalli, ma voglion essere indispen-
sabilmente metalli diversi posti a mutuo contatto in lunga serie continua
interpolati ogni due da conduttori umidi e rivolti tutti nel medesimo ordine:
con queste condizioni soltanto posson ottenersi degli effetti sensibili di scosse,
bruciore, ecc. Sensibili, dico, in ragione del numero delle coppie metalliche
in tal ordine regolato disposte; già può supplire a tali condizioni una gran
massa di metallo; giacchè la massa, il volume, l’estensione de’ mutui
contatti contribuisce a render maggiore l’azione; ma unicamente il numero
delle coppie metalliche eterogenee disposte, come si è detto, nell’istesso or-
dine, e interpolate da strati umidi.

Riguardo i mezzi, o conduttori, per cui si trasmette l’azione ne’ miei
sperimenti, truovo che la minima interruzione, l’intervallo di un centesimo
di linea basta ad arrestare la corrente elettrica, e a togliere quindi ogni effetto,
come pure basta l’interposizione di un corpo o strato sottilissimo, che sia
o coibente, od imperfetto conduttore, come sarebbe una carta sottile da
scrivere anche non molto asciutta, una foglia anche verde ricoperta della
sua pellicola, la pelle medesima del nostro corpo, se non viene a bella posta
immollata d’acqua, ecc. molto più poi i legni, la sabbia, o terra asciutta ecc.
Or dunque se strati sottilissimi di questi corpi arrestano la corrente elettrica
mossa da’ miei apparati composti di 40, 60,100, coppie di rame e zinco, metalli
de’ più attivi nel mutuo loro contatto, e impediscono le gravissime scosse
che tali apparati sono atti a dare toccandoli con conduttori perfetti e conti-
nuati; come sarà possibile, che passi attraverso profondi strati di terra non
del tutto bagnati da cima a fondo, attraverso la sola delle scarpe ecc. quella
corrente elettrica tanto meno attiva, cui può movere una semplice massa
di metallo, od anche due o tre metalli addossati, e sepolti in terra profon-
damente sotto a’ piedi del vostro aquario? Ritenete, amico, che le mie spe-
rienze mi danno che una coppia de’ migliori metalli move così debolmente il
fluido elettrico, che non può vincere la resistenza che gli oppone od uno
strato d’aria, di 1/100di linea, od un corpo qualunque metallico, in-
zuppato abbondantemente d’acqua, di grossezza anche minore.

Venendo da ultimo agli effetti, quali che offrono i miei apparati son ben
diversi da quelli dei vostri aquarj da voi indicatimi. I miei son veri effetti elet-
trici, che manifestansi anche ai sensibili elettrometri, e più colle scosse simili
affatto alle scosse di Leyden. I vostri, tranne ciò che m’accennate di qualche
dubbia scossa, sono tutt’altro: tremori, sensazioni di caldo, o di freddo, che
invadono tutto il corpo, alterazione di polso, e soprattutto il rotare della
bachetta divinatoria, effetto che non è stato, sarà mai possibile di imi-
tare coll’elettricità artificiale neppure la più poderosa, effetto oltremodo Stra-
vagante, e, lasciatemi pur dire, impossibile a credersi. Ma quando fosse pur