263
attraverso il bagno medesimo. Ecco il caso (cade qui in acconcio di far ciò
osservare) della Torpedine nell’acqua salsa marina, cui convien toccare in
qualche parte del corpo vicino alla schiena, od approssimarvi almeno la
mano o nuda, o armata d’un buon conduttore, se si ha a sentire la scossa:
la quale pure riuscirebbe assai più forte in un bagno d’acqua non salsa.

Progredendo in queste sperienze, che si è compiaciuto di comunicarci
il nostro VOLTA, come dicemmo, accrescasi la dose di sale nell’acqua a segno,
che se ne senta molto più il sapore, ancorchè ve ne manchi tuttavia non
poco al termine di saturazione: allora non più scosse sensibili alle mani tuf-
fatevi, neppure se trovinsi di mezzo alle due lastre, sul diritto sentiero cioè,
che mena dall’una all’altra, molto meno se fuori di tale retta strada. In questo
caso adunque il torrente elettrico preferendo la via dell’acqua ben salata,
più conduttrice che non siano le parti solide, e gli umori delle mani, non le
invade nel suo tragitto, come quando l’acqua è semplice, o poco salata, e
le schiva piuttosto. Non è già, che una porzione di tal corrente non passi
pure per esse mani anche in tal acqua ben salata; ma ella è troppa picciola
in paragone della copia di fluido elettrico, che tragitta per quell’acqua più
deferente, come ora si è detto; onde non riescono sensibili le scosse per le
scariche di boccie di Leyden mezzane, e mediocremente cariche (come sarebbe
a 15. o 20. gradi del quadrante-elettrometro), o di pile poco grandi, e poco
attive (es. gr. di 40. o 50. coppie di rame e zinco); ma impiegandovi o pile
assai più composte e potenti, o boccie molto capaci caricate fortemente, o
meglio batterie di boccie, qualche scossa non mancherà di sentirsi, e potrà
anco riuscir grave in detta acqua carica di sale. Questo è certissimo, che
sarà sempre incomparabilmente meno sensibile, che nell’acqua comune non
salata, e massime che nella piovana, o distillata.

§ 68. Avvegnachè entro all’acqua semplice naturale, e meglio entro
alla distillata più pura, ricevano le mani nelle sperienze, di cui si tratta,
scosse abbastanza forti anche da boccie di Leyden molto capaci, for-
tissimamente cariche (ai 20. gradi per es. qui sopra notati), ed anche da
pile non gran fatto attive, formate di un numero non molto grande di strati
(cioè di 40. 50. 60. coppie di rame e zinco); richiedesi però sempre a dare
in tal modo alle mani sott’acqua una scossa di egual polso, o carica molto
più forte, o assai maggiore capacità delle boccie, o pila molto più numerosa
di strati, che non a darla fuori dell’acqua, altrimenti con cariche, o tensioni
eguali la scossa riesce di gran lunga più debole: e se ne comprende facil-
mente la ragione da ciò che si è già detto, e spiegato; cioè che in quelle spe-
rienze una porzione solamente del torrente elettrico passa per le mani, che
stanno nel bagno d’acqua, ed il resto segue la strada di essa acqua; laddove
in queste senza un tal bagno, tutto il detto torrente non ha altro passaggio,
che per le mani.