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e balzare, qual più, qual meno, secondo che giacciono vicine o lontane alle
piastre metalliche applicate allo stesso panno bagnato; veder tali bizzarri
movimenti, e convulsioni per ogni scarica elettrica della boccia o dell’elettro-
motore portata sopra ad esse lastre è un’evidente riprova, che passando dal-
l’una all’altra di contro il torrente elettrico, dee, per incontrare minore resi-
stenza, spandersi per tutto quello strato umido intorno e percorrerne ogni via.

Cotesti pezzi troncati di rana, coteste gambe di fresco recise, e snu-
date della pelle, e molto più le rane preparate alla maniera di GALVANI sono
così eccitabili, che poste sul panno bagnato non troppo lungi dall’una o dal-
l’altra piastra, e da qualsisia parte, si convellono, e balzano anche per una
debole scarica sopra queste di una picciola boccetta, anche per quella di un
Elettromotore di poche coppie metalliche, cioè di quattro solamente piat-
telli doppj di rame e zinco, di tre, di due, e fino di una sola coppia; e quindi
anche nel caso, che non vi siano che le due piastre applicate al panno bagnato,
una d’oro, d’argento, o di rame, l’altra di stagno, o meglio assai di zinco, e
si facciano queste comunicare per mezzo di un arco metallico qualunque.
già solo si riesce in tali prove delle rane tagliate ponendole frammezzo, o a lato
delle due piastre d’argento e zinco sul panno bagnato, o in altra maniera a
fior d’acqua, ma anche tenendo e queste e quelle intieramente sott’acqua,
nel fondo per esempio di un catino; avvegnachè men facilmente, ed a minore
distanza si ottengano in quest’ultima maniera quelle curiose convulsioni.

§ 67. In tutte le sperienze di questo genere abbiam supposto, che l’acqua
del catino, e quella di cui trovansi inzuppati la tovaglia, il tappeto, od altro
strato qualunque, trovisi sufficientemente pura, com’è l’acqua comune di
pozzo, o di fontana. Che s’ella sia purissima, quale la piovana, o la distil-
lata, molto più imperfetta mostrandosi la sua virtù conduttrice, riusciranno
vieppiù ampj gli allargamenti per essa, e le deviazioni della corrente elet-
trica spintavi o dalla boccia carica o dalla pila, e tendente dall’una all’altra
delle lamine metalliche poste a combaciamento dell’acqua medesima: per
il che accadranno le scosse nelle mani, le convulsioni nelle rane intiere, o
tagliate, ec. molto più risentite, ed accadranno sibbene per cariche meno
forti. All’incontro se l’acqua tenga sciolto qualche sale, in dose anche pic-
ciola, tanto che appena se ne senta dalla lingua il sapore, resa quella con ciò
assai più deferente (mirabil cosa invero, giacchè i sali concreti, cioè i muriati,
i solfati, i nitrati, ec. in istato solido, sono anzi coibenti, che deferenti, o defe-
renti ben più cattivi dell’acqua) offrirà assai più facile, e spedito il passaggio
al torrente elettrico, lo obbligherà a tante, egrandi deviazioni; per
il che le mani immerse in tal acqua non rileveranno che scosse di gran lunga
più deboli di quelle che si hanno nell’acqua schietta, e solo qualora tengansi
entro quel bagno un poco salato, o al contatto, o in grande vicinanza delle
lastre metalliche, dall’una delle quali scorre esso torrente elettrico all’altra