18
apparato d’organi particolare, come l’anatomia di tali pesci lo fa vedere, ed
essere in balia dei medesimi il dare o non dare questa scossa, non si teneva
comunemente, v’era ragion di pensare, che un giuoco simile di elettricità
succedesse e avesse tanta parte nelle funzioni animali di tutti gli altri viventi,
ne’ quali nulla scoprivasi dell’accennata virtù di dar la commozione elettrica.
Credeasi dunque, non trovandosene niun altro dotato neppure nel minimo grado
di tal potere di scuotere, e questi animali elettrici all’incontro essendolo a un
alto segno, credeasi che fosse tutta particolare e propria di essi soli l’ Elet-
tricità animale , che una tal prerogativa la possedessero essi esclusivamente.

§ 9. Ciò, dico, credeasi generalmente dai Fisici e Fisiologi, eccetto alcuni,
i quali prendendo mal a proposito per elettricità animale quella eccitata dallo
stropicciamento de’ peli nelle bestie, de’ capelli e delle vesti negli uomini,
confondeano affatto le cose, con tenere l’artificiale estrinseca per una elettri-
cità naturale intrinseca de’ corpi viventi.

§ 10. Questa pretesa elettricità animale, che in fondo non era che la so-
lita artificiale prodotta da stropicciamento, giacchè le istesse vesti e peli stro-
finati con qualsiasi corpo inanimato, sol che mantengansi da un blando calore
asciutti, si elettrizzano egualmente che strofinati sulla pelle dell’animal vivo,
questa, dico, pretesa elettricità animale si è cercato di sostenerla dai più
zelanti partigiani suoi con alcune più curiose sperienze e osservazioni, del-
l’istesso genere però: coll’elettricità spontanea in certo modo, tanto debole,
nelle penne de’ vivi Pappagalli a certi tempi, e con quella debolissima invero,
ma pur sensibile ai delicatissimi elettrometri, di un uomo, il qual facendo
prima qualche passo, od agitando comechesia braccia e corpo, salga sopra
uno sgabello isolante, e tocchi colla mano uno di tai elettrometri sensibilis-
simi, quali sono quelli di CAVALLO e di BENNET.

§ 11. Ma il soffregamento delle penne fra loro, e colla pelle, quando il
Pappagallo le arriccia, ed esse trovinsi ben bene asciutte, basta a spiegare
il primo fatto, senza che si debba ricorrere ad alcuna elettricità propriamente
animale: e pel secondo fatto dell’Uomo, si prova appunto che non è elettri-
cità animale, che abbia origine cioè da alcuna funzione o virtù propria degli
organi, quella di cui la persona segni nell’accennate circostanze, bensì che
viene dallo stropicciamento delle vesti (e basta talvolta quello che produce
il solo moto della respirazione), dall’osservare, che salendo l’uomo nudo sullo