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Adunque tale è l’azione delle Atmosfere elettriche, e di quella che si
chiama Elettricità di pressione, che il fluido proprio de’ corpi deferenti, immersi
nella sfera di attività di un altro corpo elettrizzato per eccesso, viene smosso
e cacciato lontano a proporzione della forza e dell’estensione di tale sfera (la
quale è grande più che non si crederebbe, giugnendo alla distanza di più piedi,
quando in distanza di qualche pollice solamente possono eccitarsene le scin-
tille); e al contrario viene attratto e determinato ad accumularsi nelle parti
più vicine ad esso corpo elettrizzato, se la sua elettricita è per difetto. Or
quando in appresso si distrugge o toglie gran parte dell’elettricità qualsiasi
di codesto corpo, col provocarne una grossa scintilla, ecco che togliendosi, o
indebolendosi corrispondentemente anche la sua Atmosfera, il fluido già smosso
in quegli altri corpi immersi ricorre sull’istante a suo luogo, e per la via, come
suole, de’ migliori conduttori.

Gli è pertanto la corrente di questo fluido, che torna a posto rifluendo
ne’ conduttori cui trovasi interposta la rana, egli è (nelle sper. del Sig. GAL-
VANI) il rapido passaggio dal Conduttore de’ muscoli al Conduttore de’ nervi, o
viceversa, attraverso il di lei corpo, eper l’angusta via de’ soli due nervi
crurali, che vi eccita quelle strane convulsioni, e moti più o men violenti: e
non vi è in ciò altra maraviglia, se non la somma sua sensibilità, allor quando
è così preparata; la quale però manifestasi egualmente dalle altre sperienze
già sopra accennate.

Del resto poi anche senza snudarne i nervi, e senza alcun’altra prepara-
zione possono eccitarsi nella rana intiera e intatta (e similmente in altri ani-
maletti, come lucertole, salamandre, topi, piccioli uccelli) somiglianti moti
in tutte le membra colla pura e semplice elettricità di pressione nel modo in-
dicato; solamente vi vuole, in tal caso, che questa sia più forte, e che giuochi
in non tanta dist. [distanza]. Collochisi essa rana bella e intiera sul tavolo, tra due
conduttori, un de’ quali sia prolungato fino sul suolo, e dispongasi ella in guisa
che li tocchi, o sia presso a toccarli, amendue, uno colla testa, l’altro co’ piedi,
o questo con un piede, quello coll’altro piede: non si potran dire allora condut-
tore de’ muscoli l’uno, l’altro conduttore de’ nervi, ma piuttosto ambedue
conduttori de’ muscoli, o meglio conduttore anteriore e conduttore posteriore;
non vi sarà idea di circuito da’ muscoli a’ nervi; o dall’esterna all’interna
faccia; e non pertanto ogni volta, che scaricherassi una piena e forte scintilla
dal gran Conduttore sovrastante, per tutt’altra parte, purchè la distanza,
come dicemmo, non sia troppo grande, si convelleranno le gambe della rana.
Che si ottiene dunque dippiù colla decantata preparazione? Null’altro, che
potersi le stesse convulsioni eccitare a molto maggiore distanza dal Conduttore
elettrizzato, e con più deboli scariche del medesimo. Ma questo vuol dire sola-
mente, che snudati ed isolati i nervi, sicchè per essi soli abbia a tragittare,
basta una assai picciola corrente di fluido elettrico insensibile finanche agli