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elettrica in tutto e per tutto, come se quell’eccesso, quella tensione, che
proviene in lui dalla sola forza espansiva accresciuta, fosse prodotta da
reale aumento nella quantità di fluido elettrico; si comporta affatto come
l’altro conduttore, che ha ricevuto realmente una dose addizionale di fluido
elettrico, (restando solo inferiore di alcun grado, più o meno a norma della
distanza sua da lui) fintantochè sta immerso in cotale sfera di attività, e
non altrimenti; giacchè traendonelo fuori perde tutta quell’accidentale ten-
sione, sparisce affatto quell’elettricità virtuale ch’era comparsa.

§ 6. Non accade già lo stesso al corpo, che ha effettivamente ricevuto
quella copia di fluido elettrico eccedente la natural sua dose; cosicchè pos-
siede un’elettricità reale di eccesso; e in ciò scorgesi una differenza essenziale
tra l’uno e l’altro. Quello ritiene l’acquisto fatto, e quindi conserva tutta la
sua tensione ed energia elettrica senza detrimento, o piuttosto con qualche
accrescimento, talchè l’elettrometro di cui sia fornito, non si abbassa punto,
anzi s’innalza alcun poco (del qual accrescimento troveremo di dar ra-
gione in progresso) qualora se ne allontani l’altro corpo influenzato; lad-
dove questo va perdendo cotal elettricità virtuale, o di pressione a misura
che si allontana, e si trae fuori della sfera di attività di quello, finchè cessa
ogni tensione, e l’elettrometro a cui sia congiunto, cade del tutto, risorgendo
come prima per gradi, ove si accosti di nuovo gradatamente, ecc.

§ 7. A ben intendere a dirittura ogni cosa basta attribuire al fluido
elettrico dotato di somma elasticità, e tendente per ogni modo all’equilibrio
tale virtù e potenza, per cui condensato che sia in un luogo si accresce a pro-
porzione la sua forza espansiva non solamente ivi, come si accresce la forza
espansiva di altri fluidi elastici, dell’aria per es., nel solo luogo ove trovisi
essa condensata; ma si accresce ancora al di fuori tutt’intorno con certa
degradazione: potenza singolare in vero, e tutta propria di esso fluido elet-
trico! Così dunque un eccesso di codesto fluido, avvegnachè confinato in
un corpo, induce una corrispondente tensione nel fluido elettrico proprio de-
gli strati d’aria ambienti, e di qualunque altro corpo vi si trovi; tensione,
che va man mano indebolendosi per gradi a norma delle distanze, in guisa
però che si estende molto, avanti svanire del tutto. Con questo solo prin-
cipio facile a concepirsi si vengono a spiegare colla maggior chiarezza tutti
i fenomeni delle atmosfere elettriche, tanto i più ovvii e semplici, quanto
i più astrusi e poco conosciuti, e le tante applicazioni al condensatore, alle
cariche e scariche delle lamine isolanti, all’Elettroforo, ecc.

§ 8. Or conviene dire e fare ben intendere, che tutto quello che avviene
per l’elettricità positiva, o in più, di cui abbiamo fin quì parlato, succede pur
anche per l’elettricità negativa ossia per difetto, ma in senso contrario, come
esser dee. Cioè, siccome un corpo, che abbia ricevuto vera e reale elettricità
di eccesso, senza spander fuori niente del fluido elettrico di cui ridonda, e