113
ringraziamenti. Mille altre grazie io poi rendo alla gentilezza sua in favorirmi
di tante cose, e ultimamente delle due boccette, che ho trovato riuscir ottime.

Mi compiaccio assaissimo ch’Ella abbia già in pronto e scudi e piastre,
e ne abbia già tirato partito. Godo che l’asfalto entri a migliorare il mio
mastice, il quale trovo che, in questi giorni massimamente caldissimi, non
è troppo acconcio, facendosi alquanto tenero e un po’ attaccaticcio. Del
resto io non dubito, che con diversi saggi non sia per migliorare ancora
considerabilmente queste piastre isolanti; e se mi farà parte de’ suoi suc-
cessi, non potrò che sapernele molto grado. Io desidererei poi ritrovare la
composizion migliore, che venisse a formare un apparecchio del diametro
di più piedi, un tavolino veramente fulminante; anzi due, acciò, caricandoli
contrariamente, si potessero portare le scintille tra li due scudi, Dio sa a
quanti pollici e a qual fragore.

Non mai succede che le circostanze favoriscano, quando si ha impegno
che meglio riescano le sperienze; almeno la cosa è sempre andata così per
me. Sicchè m’aspetto che la giornata men propizia pell’elettricità sarà quella,
in cui fu fissato di mostrare l’elettroforo a S. E. il Sig. Conte di FIRMIAN.

Circa l’associazione al giornale di ROZIER, cerco solamente i tomi di
quest’anno, rincrescendomi la spesa gagliarda che importerebbero tutti quelli
degli anni decorsi. Un libro poi che mi sta sommamente a cuore, abbiso-
gnandone per la memoria che sarò per pubblicare, è il Tentamen theoriae
Electricitatis et Magnetismi di Epino. Desiderava già di vederlo; ma la let-
tura delle memorie sulla tormalina, siccome mi vi fa ravvisare de’ principi
che non dissuonavano dai miei, me ne rende vieppiù ansioso. Potrebbe Ella
per avventura procurarmi tal opera? Io non cesso di darle incomodi, Ella
di favorirmi. A tal patto è pur una bella cosa esserle amico; ma io mi pro-
testo tale ad ogni prova, e sarò contentissimo, se a me pure avverrà d’im-
piegarmi in qualche suo servizio; e pregandola di riverire il Padre CAMPI,
pieno di stima resto

suo dev. obb. serv. e amico
A. VOLTA

Zan. V. Cart. « Il Rosmini » 1887, Vol. I, pg. 601.

Como, 12 agosto 1775.

Ill. Sig. Sig. Padron Col.mo

Non tarderà punto a comparire la mia lettera a PRIESTLEY, che credevo
anzi di poter inviare colla presente, ma alcuni disturbi oggi m’hanno im-
pedito dal terminar di copiarla. Fra due giorni adunque il Padre CAMPI,
a cui fo mille saluti e ringraziamenti, l’avrà.