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di metalli, accensioni, fori e spezzature ne’ corpi coibenti, o poco deferenti,
vaporizzazione, fumo, e dispersione degli umidi, odore abbruciaticcio, scosse,
atterramento, uccisione di animali ec., come insomma sono veri fulmini arti-
ficiali
; non tralascio di far osservare all’occasione, anche altre somiglianze col
fulmine, tralle quali singolarmente la forma guizzante e il fulgor abbagliante,
delle forti e lunghe scintille elettriche tirate da’ capaci conduttori.

Quante sperienze vi vogliono scegliendo anche sole le principali e più
necessarie per stabilire gl’indicati principj e leggi onde dare una compiuta
idea scientifica dell’Elettricità artificiale! Però a queste generalmente mi
limito mostrandone ben poche e di passaggio solamente di quelle, le quali
più curiose e dilettevoli, che istruttive appartengono piuttosto alle ricrea-
zioni fisiche
; come sono i carilloni elettrici, la così detta danse des pantins,
il ragno elettrico, il tournebroche electrique ed altre ruote giranti, le boccie di
Leyden in varie guise nascoste e trasformate per eccitare delle scosse ina-
spettate e sorprendere con scoppj e commozioni; la sperienza di Franklin
detta dei congiurati, i bouquets lumineux con una serie ordinata di scintille
elettriche, i fosfori elettrici, le tavolette rappresentanti caratteri cifre ed altre
figure, ritratti impressi sulla carta da fogliette metalliche fuse dalla scintilla
elettrica fulminante; e cento altri giuochetti, invero dilettevoli e meravigliosi
che trovansi descritti in varie opere, e che formano gran parte di quelle sper.ze
che con pompa si espongono al pubblico dai Comus o altri Ciarlatani fisici.

Riguardo all’Elett.à naturale, le congetture suggerite dalla sopra indicata
intiera somiglianzanella comparsa che negli effetti tralle forti scariche e scin-
tille elettriche e le abbaglianti folgori dentate, oltre ciò stabilita, dico, la reale
esistenza di un’elettricità ne’ campi dell’Atmosfera sulle prove sperimentali
che non sono praticabili nel Teatro nostro, ma che indico come sono state
fatte, e si possono fare da ciascuno all’aperto, mi faccio a mostrare con espe-
rienze dirette, e che tutti veggono; come si produce tal Elettricità anche dalla
semplice evaporazione dell’acqua (giusta la scoperta da me. fatta molti anni
sono), arricchendosi cioè i vapori che s’alzano di fluido elettrico a spese
de’ corpi da cui s’alzano, e degli inferiori strati dell’aria, e deponendolo poi
ne’ strati superiori man mano che vi si condensano; e come da debole e blanda
che suol essere a ciel sereno, essa Elettricità atmosferica viene a concentrarsi,
e quindi a manifestarsi più forte nelle nebbie, e nelle nuvole, in ragione che più
si condensano i vapori
, e finalmente diventa strepitosa e fulminante ne’ tem-
porali
: come da positiva o di eccesso, ch’ella è costantemente a ciel sereno,
nelle nebbie, nella rugiada, ed anche a Cielo coperto da un semplice strato di
nubi tranquille, cambiasi sovente in negativa o di difetto nelle piogge, nella
neve, e massime ne’ complicati e romorosi temporali, passando nel corso di
questi più volte or lentamente, or rapidamente, or ad un tratto, dall’una
all’altra specie contraria; tutti i quali cambiamenti e salti rappresento io, ed