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contatto di corpi fra loro diversi, massime metallici, e di sostenerla contro
lui medesimo, che la voleva anzi animale ed organica, han pur ottenuto che
si chiami ancora elettricità galvanica [1] ...

La più forte e risentita elettricità si ottiene dunque, come si è accennato,
coll’acconcio sfregamento di certi corpi contro certi altri. Ve n’è poi un nu-
mero più grande di meno eccitabili o per loro natura, o per venir cimentati
con poco acconci strofinatori, o male assortiti. I migliori dunque sono l’elettro
ossia ambra gialla, electron in greco, succinum, ed anche electrum in latino, il
che nomino per il primo, essendo anche stato il primo corpo in cui fu cono-
sciuta, efin dalla più rimota antichità, la virtù di attrarre, strofinato che
sia, le pagliette ed altri corpicelli leggeri, e provenuto essendo da questo il
nome di Elettricità; poi la lacca, la copal, e le altre resine e bitumi solidi;
il solfo; varie gemme; i cristalli e vetri d’ogni sorte; i peli degli animali; le
sete; i legni, e i cartoni ben tostati al forno, e mezzo abbrustoliti. Tutti questi
corpi purchè non sieno bagnati, o molto umidi, basta strofinarli alcun poco
colla mano nuda e asciutta, con panni, od altre stoffe, con carta, cuoi ecc.
parimenti asciutti, o con lamine metalliche pieghevoli, acquistano tanta elet-
tricità da darne segni non solamente coll’anzidetta attrazione de’ corpicelli
leggeri; ma colla susseguente ripulsione de’ medesimi; con tenui scintille
crepitanti ed anche con pennoncelli di luce che vibrano dai punti strofinati
alla punta di un dito, di una chiave, o d’altro corpo, deferente, che lor si
presenti, però visibili soltanto all’oscuro; con un legger vellicamento, che fan
sentire alla pelle del volto come se urtasse in una sottile tela di ragno;
finalmente con un odore che rassomiglia a quello del fosforo. Tali segni
elettrici non compajono già tutti, ma i primi soltanto, a misura che l’elet-
tricità è più debole, quale suol prodursi pure dallo stropicciamento di mol-
tissimi altri corpi, i quali nello stato in cui si truovano ordinariamente
non si elettrizzano neppur debolmente per tal mezzo, ma han bisogno d’es-
sere prima ben asciugati al fuoco, o al sole, o almeno con lunga esposizione
all’aria molto secca; come le stoffe di lana, di cotone, di lino, la carta, i cuoi;
altri voglion essere con più intenso calore essicati, riarsi, torrefatti, spogliati
insomma d’ogni umido anche interno, e sono i legni, le ossa, i marmi e le
altre pietre. Mercè insomma di tale compiuto essicamento interno ed esterno,
si può dire, che tutti i corpi solidi sieno atti ad|suscettibili di elettrizzarsi più o meno
per istropicciamento, o come si soglion chiamare i corpi dotati di tal virtù,
originariamente elettrici, idioelettrici, che vale elettrici per , o semplicemente
elettrici: diconsi anche, e a me piace più degli altri un tal nome, motori di
elettricità
. Così tutti i corpi solidi (giacchè i fluidi o molli non subiscono tale