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trico per eccesso, il secondo per difetto, dall’osservare, che i fili di quello son
respinti da un tubo di vetro stropicciato di fresco, e in quella vece attratti
da un bastone di solfo parimenti stropicciato; all’incontro i fili di questo
respinti vengono dal solfo, e attratti in vece dal vetro. Oltre di ciò, che questi
due conduttori sian divenuti elettrici in una maniera tutta opposta si scorge
anche da questo, che trovandosi in una convenevole distanza i fili dell’uno
si attraggono vicendevolmente coi fili dell’altro, ove dovrebbero anzi respi-
gnersi se l’elettricità fosse la medesima in amendue. Stropiccio contro la mia
mano un nastro di seta, ed applicandolo replicatamente a un conduttore
isolato, da cui come nella sperienza precedente pendono alcuni fili, questi
cominciano a scostarsi l’uno dall’altro, e seguitano sempre a farsi vieppiù
divergenti; se poscia in vece di continuare in questa forma a stropicciare la
seta colla mano mi metto a stropicciarla con un tubo di vetro, a poco a poco
scema la divergenza ne’ fili, finchè cessa affatto, e vengono a cader paralleli:
Seguitando così, daa poco ripigliano di bel nuovo i fili a dilungarsi, ma sosti-
tuendo ancor la mano al vetro torna a cessare la divergenza, e così sempre
finchè dura l’alternativa della mano, e del vetro. Dal che appare, che l’elet-
tricità della seta stropicciata col vetro distrugge l’elettricità della seta stro-
picciata colla mano, e viceversa. Ora è cosa evidente che due elettricità al-
lora soltanto si distruggono vicendevolmente quando una è opposta all’altra,
vale a dire quando altra è elettricità di eccesso, altra di difetto. Queste e
mill’altre sperienze hanno luogo anche ove si tratti di un grado di elettricità
assai debole: che se poi quello, che si può eccitare colla seta è forte abbastanza
per manifestarsi colla luce, l’apparenza sola del fiocco, o della stelletta ci
scuopre senza più di qual sorta sia l’elettricità. Voglio dire che si ha certa
indubbitata pruova che l’elettricità comunicata a un conduttore per mezzo
della seta stropicciata colla mano ella è elettricità di eccesso, mentre da una
punta annessavi ne spiccia il fiocco, e che all’incontro l’elettricità di un altro
conduttore, cui per elettrizzare ha servito la seta stropicciata col vetro è
elettricità di difetto, mentre su d’una punta parimenti annessavi compare
la stelletta.

Non farei mai fine se riferir volessi le molte esperienze da me fatte, e le
moltissime dippiù, che si posson fare tutte tendenti a dimostrare questa pro-
prietà, che ha la seta di elettrizzarsi in due contrarie guise: ma stimo superfluo
l’accumular più pruove ove una sola delle rapportate quì sopra è più che ba-
stante per convincere chicchesia; tanto più, che qualora V. P. M. R. si prenda
studio di verificare tal fatto saprà da stessa come farne i tentativi, e ben
le ne sovveranno tutte le strade, e tutte le combinazioni possibili, senza che
vi sia bisogno, ch’io glie le suggerisca. Mi contenterò adunque di aggiungere
al fin qui detto un altra sperienza, che oltre all’essere una riprova della verità
fin qui stabilita ci scuopre un vantaggio non disprezzabile che se ne può trarre;