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di gesso, di pomice, ed altre pietre friabili, di mattone, di calcinaccio, ecc.:
lo stesso con minio, sabbia, farina, ed altre polveri, che cadano soffregandosi
fra loro, o contro le pareti di un imbuto, o per le strettezze dei fori di un cri-
vello, o d’uno staccio, ecc. Che più? fino le raschiature di ghiaccio, anche non
secco, anche già fondentesi, il quale in tale stato massimamente mostrasi con-
duttore passabilmente buono, e nulla affatto coibente (richiedendosi perchè
lo sia, e divenga buon idioelettrico a pari del vetro, che trovisi estremamente
duro e secco, per un freddo di molti gradi sotto il punto della congelazione
(Pr. ), come ha trovato Achard) fino tali raschiature di ghiaccio fred-
dissimo, sodo ho trovato io, che si spiccano e cadono elettrizzate abbastanza
per darne segni ad un sensibile elettrometro. Tralles ha trovato che anche
l’acqua che spruzza e si sparpaglia nelle grandi cadute, o cataratte, segni
di elettricità per difetto; ed io l’ho verificato anche nelle picciole cadute, e
fontane, e sopra le correnti di valli più o men profonde ove la spruzzaglia non
esisteva, o era così poca, che niente ne appariva.

Pr. Son dunque molti più i corpi, che si elettrizzano per istropiccia-
mento, percossa, ed anche semplice pressione (giacchè a questa finalmente,
si riducono gli altri, che son tutti modi di pressione), son dico, molti più i
corpi, che si elettrizzano ancorchè non secchi, di quelli che compajono a prima
giunta. Perchè non compajono tali quelli che tosto acquistata l’hanno persa.
Anzi v’è fondamento di credere, ed io ne sono persuaso, che anche i migliori
conduttori all'urtarsi, premersi, ed anche solo toccarsi, massime se siano fra
loro diversi, smuovano in qualche modo il fluido elettrico ne turbino l’equi-
librio ed uno ne dia all’altro, chi più, chi meno; ma che tosto si rimetta esso
fluido sensibilmente in equilibrio per la loro grande conducibilità. Questa fa,
che dai punti di quello dei due corpi deferenti su cui si è detto fluido con-
densato [1] ritorni tosto indietro a quelli dell’altro, nei quali venne diradato,
prima cioè che si separino essi corpi; o forse nella collisione di queste due forze
l’una che spinge il fluido elettrico da un corpo all’altro, l’altro che lo ritira
rimane esso inoperoso.

Se così è, come io avviso, che tutti quanti i corpi o coibenti che siano o
deferenti perfetti o imperfetti, posseggano quali più quali meno la virtù d’in-
citare il fluido elettrico, in vero mirabile ed arcana [2] , ma