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Articolo secondo.
Dell’Elettricità della Torpedine e dell’Anguilla tremante.
§ CCXLIV.
Gli antichi ebbero cognizione della torpedine, e di quella
commozione singolare, che ella produce nel braccio, di chi viene a toccarla
mediatamente o immediatamente.
Plinio fra gli altri ne parla in una maniera
assai chiara.
Una tal sensazione di intormentimento nel braccio, che produce
questo pesce, è ciò, che gli ha fatto dare il nome latino torpedo.
§ CCXLV.
Si erano immaginate molte ipotesi più, o meno ingegnose
per ispiegare questo fenomeno straordinario.
Dopo la scoperta dei principali
fenomeni elettrici alcuni fisici, segnatamente S’Gravesande
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e Musschem-
broek sentendo l’insufficienza di tutte queste spiegazioni puramente mec-
caniche e scoprendo una grande somiglianza, tra la commozione del pesce di
cui si tratta, e quella prodotta dalla boccia di Leyden, pensarono, che questi
due fenomeni potessero essere della medesima specie, e prodotti dalla medesima
causa, cioè dall’elettricità.
Era però riservato al Signor Walsh membro della
Società Reale di Londra di dimostrarne la perfetta identità, per via di espe-
rienza senza repliche.
Il Signor Bajon medico del Re di Francia alla Lovi-
siana aveva di già prevenuto il Sig. Walsh in alcune di queste esperienze
sull’anguilla tremante: egli area fatto vedere, che la commozione non si pro-
paga, che per mezzo dei buoni conduttori dell’elettricità, ed è assolutamente
arrestata dai corpi isolanti; che una catena di persone, le quali si tengon per
mano, e fanno circuito, sono colpite tutte all’istante; che ogni cosa finalmente
procede come nella scarica della boccia di Leyden.
Il Signor Walsh dalla sua
parte faceva le medesime esperienze, e le spingeva molto più innanzi: egli ci di-
mostrò come il ventre, e il dorso della torpedine, la testa, e la coda nell’an-
guilla tremante, fanno la funzione delle due superficie della boccia di Leyden.
Ci fece inoltre vedere, che la più piccola interruzione nella catena dei con-
duttori arresta questa scarica elettrica, ed impedisce con ciò, che si possa
giammai ottenere scintilla: della qual cosa ecco la spiegazione, che egli ne dà.
§ CCXLVI.
Osservando come tutto questo ha luogo similmente nella
scarica di una batteria elettrica grandissima, ma debolissimamente caricata,
la quale non lascia di dare una ben forte commozione, senza scintilla visibile
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