Da molto tempo io mi era proposto di lavorare a un’opera sull’Elettri-
cità, in cui avrei ridotto la massima parte de’ fenomeni all’azione e giuoco
delle atmosfere elettriche.
Molte altre occupazioni, e ricerche di genere diverso
me ne hanno distolto: non ne ho però deposto il pensiero.
Ma perch’io
vedo che la cosa potrà andare in lungo; e voi già mostraste desiderio, o Si-
gnore, ch’io vi facessi parte delle mie idee ed osservazioni, ho pensato in-
tanto di soddisfarvi in qualche maniera, staccando dal resto questa parti-
cella, che può in certo modo stare da sè; le altre cose tutte essendo così le-
gate, che non potrebbero una senza l’altra, e senza l’intiero complesso essere
nè spiegate a dovere, nè abbastanza intese.
§1
Della capacità dei Conduttori Elettrici.
È stato dimostrato, e niuno più de’ Fisici Elettrizzanti dubita, essere
la capacità dei Conduttori in ragione non già della massa, ma del volume
e superficie di essi.
Tralle altre la bella e originale sperienza di FRANKLIN della
catena ammucchiata e accolta in un catino elettrizzato, la quale quando
esce fuori e si dispiega nell’aria, accresce capacità al Conduttore e come
vi ricada ne lo riduce all’angusta capacità di prima
(a)
; ma singolarmente
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