Cart. Volt. I 22.

Il disco di legno inargentato (del diam.o di 7 2/3 pollici) con annesso un
bastone orizontale similmente inargentato lungo 18. poll. portante all’estre-
mità il quadrante elettrometro di legno: isolato perfettissimamente in un
tempo ventoso fresco e secchissimo (22. Aprile 1787.), cosicchè impiegava
l’elettrom.o più d’un minuto primo, a discendere di un sol grado.

Quando marcava gr. 40., toccato col piattello del Condensatore di 7 poll.
di diametro, s’abbassò di 5. gradi.

Una seconda volta ancora di 5. gr.

Quando marcava 33. s’abbassò 4 1/4. s’abbassò 4. un poco meno quando
marcava 27.

Quando marcava 24. in 25. s’abbassò 3. o poco più.

Inversamente il piattello eletr.o a 40 gr. toccando il disco, vi alzò l’elettrom.
a gr. 6. 5 1/2.

Si ricava e dalla grandezza dei due piatti, e dalle prove fatte, che la capa-
cità del grande disco è 6. in 7. volte più grande di quella del piattello del
Condensatore.

Il piattello posato sul suo piano di marmo si toccò col pomo di una boccia
di Leyden carica 2. gradi dal Quadr. Elettr. (senza correzione: colla corre-
zione dell’Elettrom.o gr. 3); alzato indi detto piattello in modo, che sputasse
l’elettricità nel disco, cui venne a toccare, sorse l’elettricità a 26: 30. gr. Sic-
come dunque il piattello compartì la sua e1et.à ad un conduttore 8. volte più
capace, sarebbe stata in esso piattello solo di 208 gr., perciò sputa egli da
tutte le parti, quando si leva in alto ecc.

Con un buon condensatore pertanto si ponno rendere i segni della debole
elett.à più forti da 80. in 100. volte.

Ripetuta la prova la boccia di Leyden avendo gr. 1 1/2 (senza
correz. colla correz. quasi 2) si ebbe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21

Ripetuta quest’ultima prova . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 1/2.

La boccia di Leyden 1. gr. (senza correz.e) . . . . . . . . . . . . . . 19.

Ripetuta la prova . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 1/2.