Cart. Volt. I 16.

Elettrometria.

Continuazione delle sper.e intorno ai conduttori affacciati ad altri elet-
trizzati, riguardo alla minore capacità che quelli hanno per l’elettr.à omologa
(siccome l’hanno gli uni e gli altri maggiore per la contraria).

1.a Se il disco isolato B affacciato al disco A elett.to = [1] 100. si risente,
e spiega egli stesso una tensione di el. omologa = 90; non può dunque rice-
vere che 10. per salire anch’esso a 100. (a cui lo può portare, e nulla più la
data forza elettrica); onde si dice aver egli in questo stato, una capacità 10.
volte minore, che se fosse libero, solitario e non avesse alcuna tensione.

2.a Preso di mezzo il disco B da due A elettrizz.ti, viene ad avere una
tensione prossimamente eguale agli stessi A, onde non può ricevere da questi,
anche toccandoli alcuna porzione sensibile di elettricità.

3.a Molto meno un corpo, un globo, p. e. o cilindro, il quale venga cir-
condato e involto nelle atmosf. elett. da tutte le parti, immerso per es. pen-
dente a un filo di seta in un cilindro cavo elettrizzato, nel così detto pozzo
elettrico.

4.a Facendolo invece toccare alla superficie esterna del d.o pozzo, o con-
duttore elett. qualsiasi. riceve una corrispondente porzione di elettricità.

4.a Però ne riceve meno toccando essa superficie esterna verso il mezzo,
e più a misura, che lo tocca verso i bordi, od altre estremità, angoli, o punte;
a misura cioè che le stesse superficie rimangono più libere dalle altre atmo-
sfere involgenti, o laterali.

Le capacità quindi de’ conduttori sono in ragione delle sole superficie,
e non delle solidità; edelle superficie libere.

Quindi coll’istessa superficie stesa molto in lungo, e poco in largo si
ha maggiore capacità: