Zan. V. Cart. « Il Rosmini » 1887, Vol. I, pg. 597.

Como, 31 luglio 1775.

Ill. Signor Sig. Padre Col.mo

Solamente oggi ricevo il pacchetto e la lettera di V. S. Ill. segnata
26 corrente: sul momento mi fo a scriverle due righe di ringraziamento,
avanti che parta il cavallante. Non ho dato ancora che un’occhiata ai pezzi
favoritimi; ma ne l’occhio ancora, la mia curiosità, ha potuto appagar-
sene: tanta è la singolarità, e finezza di queste produzioni. In seguito avrò
campo di farlo e per me e per gli altri curiosi; a cui però non potrò mo-
strarmi erudito per mancanza di cognizioni. Circa le tormaline, per quel
poco lume che ne ho; e per quelli pochi precisi che mi verranno dalla let-
tura del libro, che si è compiaciuta trasmettermi, potrò forse trarne qualche
partito. Ella poi mi avviserà se assieme al libro dovrò rimetterle tutti i pezzi,
o quali le preme piuttosto di avere. Intanto godrò sentire come le riesca
l’esecuzione del mio Elettroforo, e i tentativi sopratutto colle diverse com-
posizioni di mastici e vernici. Se in questi ultimi due giorni si fosse abbat-
tuta a vedere il giuoco del mio apparato, avrebbe avuto occasione di re-
starne più soddisfatta: ho trovato i segni vivacissimi e la scintilla ha su-
perato la distanza del pollice e mezzo, ecc.

Non ho più tempo che di farle i miei più cordiali saluti e pregarla di
passarli ancora al Padre CAMPI, a cui rimetterò fra pochi giorni il Rozier,
non lasciandomi ora il cavallante spazio per aggiustare e chiudere l’involto.
Intanto Ella mi ami e mi creda quale con piena stima e di cuore me le
preferisco.

suo devot. obb. serv. e amico
ALESSANDRO VOLTA

All’Ill. Sig. Sig. Padron Col.mo
Il Sig. Can. Giovanni Francesco Fromond [1]
nel R. Ginnasio di Brera
Milano.