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sperienze di cui ora si tratta, facendo seguire un congruo combaciamento del
piattello d’argento con quello di zinco, che sono dei più diversi, ossia lontani
in tale scala; e l'elettricità già quasi sensibile senza l’ajuto del duplicatore (a) ,
la quale poi compare manifestissima con pochi giri, che si faccian fare al mede-
simo, è qui pure positiva nello zinco, e negativa nell’argento.

SPERIENZA VII.

§ LXVII. Con codesti piattelli d’argento e di zinco combaciatisi a dovere
io giungo facilmente a distruggere, e ad invertere ben anco quel qualunque
residuo di elettricità, che rimane aderente al duplicatore, e di cui si difficil-
mente si spoglia (b) . Sia egli stato messo poco prima in azione, e l’elettricità,
che vi ha giuocato, positiva es. gr. nel disco mobile, negativa ne' dischi fissi,
sia pure salita a molti gradi, e una parte debordando da essi dischi siasi im-
pressa e rimanga tuttavia aderente alla faccia dei rispettivi isolatori; se con
qualche toccamento fatto coi diti, o altrimenti, o col riposo di pochi minuti,
io riduco i dischi a non dar più segni immediatamente all’elettrometro, quan-
tunque poi ne darebbero con quattro, cinque, o pochi più giri, potrò a mia
posta scancellare tale residua elettricità, anzi pure inverterla, cioè far sorgere
la negativa nel disco mobile, che riteneva ancora un poco di positiva, e la po-
sitiva ne' dischi fissi, che ne ritenevano di negativa, potrò, dico, operar questa
inversione mercè il toccare quel disco mobile col piattello d’argento, o questi
altri dischi fissi col piattello di zinco, elettrizzati tali piattelli dal semplice
mutuo combaciamento, o meglio mediante ambedue questi toccamenti, e col
mettere indi in giuoco la macchinetta, e farle fare un discreto numero di giri.

SPERIENZA VIII.

§ LXVIII. Che se scelgo piattelli di metalli non molto diversi, voglio
dire distanti sol pochi gradi nella mentovata scala, come argento e ottone,
ottone e ferro, ferro e piombo o stagno, non mi riesce di rendere sensibile la
rispettiva elettricità eccitatavi dal mutuo contatto, se il duplicatore non è
stato spogliato con acconci toccamenti, e lungo riposo di ore, dell’antica elet-
tricità;ed anche allora vi vogliono molti giri, cioè 20, 40 o più.