SOPRA L'ELETTRICITÀ ANIMALE.

Milano, 3 Aprile 1792.

Volete dunque su due piedi un transunto delle sperienze da me fatte
in questi otto o dieci giorni, dacchè mi ci sono applicato, sull'Elettricità
animale, in seguito alle stupende scoperte del Sig. GALVANI, delle quali sperienze
un piccol saggio vi ho già fatto vedere questa sera medesima sopra
alcune rane in casa del Sig. Conte ANGUISSOLA; lo volete questo transunto,
e che ve lo lasci qui in Milano, prima ch'io parta domani per Como:
eccovelo quale ho potuto stenderlo così in furia e in fretta.

AZIONE DELL'ELETTRICITÀ ARTIFICIALE
NEL MOTO DE' MUSCOLI MEDIANTE I NERVI.

1. Una assai debole elettricità basta a scuotere, e a far entrare in
convulsione una rana viva e intiera, e massime le gambe posteriori; dirigendone
la scarica, cioè il corso del fluido elettrico dalla testa ai piedi, o
viceversa: basta es. gr. la carica di una boccetta di Leyden che arrivi a
4. o 5. gradi dell'Elettrometro di HENLY, ossia Quadrante-elettrometro.

2. Troncata la testa alla rana, e conficcato un ago, od uncinetto
metallico nella spina dorsale, basta allora una carica minore, come di 1. o
2. gradi dello stesso elettrometro, dirigendo il picciolo torrente elettrico da
essa spina ai piedi, o viceversa.

3. Tagliato via tutto il corpo della rana, e ritenute le sole gambe
posteriori attaccate alla spina dorsale, o a porzione di essa, per i soli nervi
crurali diligentemente snudati, un'elettricità incomparabilmente più debole,
e non sensibile al quadrante-elettrometro, ma solo ai delicatissimi elettrometri
a boccetta di CAVALLO, di BENNET, e miei, anzi pure impercettibile
anche con questi, produce il solito effetto, edelle contrazioni de' mu-