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che sono del terzo ordine, posseggano realmente quella di darne ed infonderne,
che per se stessi agiscano e spingano il fluido elettrico in senso contrario, come
le cose fin qui dette sembrano insinuare. Può anch’essere, e stimo più proba-
bile, che o tutti i metalli abbiano inversamente la virtù di spingere entro i corpi
bagnati che combaciano ed incalzare il fluido elettrico, o tutti quella di attrar-
nelo; ma con forze per ciascuno diseguali; dal che poi risulti, quando vengono
in concorrenza due metalli di specie diversa, cioè si applicano un qui un
a de’ corpi umidi, e si compiono le comunicazioni nel modo che conviene, che
prevalendo l’uno metallo all’altro, uno tragga a e rapisca effettivamente
esso fluido elettrico, quello ne deponga. Sarebbero in questo modo i metalli
da me assegnati al primo ordine prevalenti a quelli del 2°, e molto più agli
altri delnel tirare il fluido elettrico dalle parti umide combaciate: o vice-
versa prevalenti i metalli delordine a quelli del 2°, e molto più a quelli del
nello spingere l’istesso fluido addentro: i metalli finalmente dell’ordine medio
prevalerebbero sia nell’una, sia nell’altra forza e modo di agire a quelli del-
l’uno, e cederebbero a quelli dell’altro ordine fra cui sono compresi.

§. 62. E difatti se questi metalli nell’un caso danno, cioè quando sono
contrapposti a qualsiasi dell’ordine superiore, e nell’altro, cioè contrapposti
a quelli dell’ordine inferiore, ricevono, qual virtù diremo che posseggano per
se stessi, quale tendenza, quella di dare, e spingere innanzi il fluido elettrico,
o quella di ricevere e tirarlo? Alcuni forse l’una l’altra, e saranno indiffe-
renti. Ma è più naturale, che tutti abbiano più o meno qualche virtù e tendenza.
Or qualunque si supponga, nel ferro p. e. o nel rame, questa virtù loro propria,
sia cioè che tendano per stessi a dare, o che tendano a ricevere, succede però
nel fatto che or diano ora ricevano, secondo che vengono contrapposti a qualche
metallo dell’ordine superiore, o a qualcuno dell’ordine inferiore, come si è già
mostrato. Vi sono dunque in qualunque ipotesi de’ casi, in cui vien determinato
il fluido elettrico a moversi in senso opposto a quello, cui tenderebbe per virtù
propria de’ detti ferro e rame. Che se pertanto in molti incontri un metallo
prepotente fa violenza ad altro che possiede sibbene la medesima virtù, ma in
grado più debole, tantochè volge a ritroso di lui il giro del fluido elettrico; se,
dico, ciò succede per tutti almeno i metalli dell’ordine medio, che sono in gran
numero come tra poco vedremo, i quali vengono o da quelli dell’ordine supe-
riore, o da quelli dell’inferiore soverchiati; perchè dir non potremo, che anche
confrontando i metalli delcon quelli delordine, sia la natural tendenza
in tutti la stessa, cioè o in tutti di dare o in tutti di sottrarre il fluido elettrico
ai corpi umidi che combaciano; e soltanto diverso il grado di forza? Questa
supposizione mi par più semplice e naturale; che l’altra di attribuire ai diversi
metalli forze realmente opposte. Ma poi, concedendone a tutti una sola, quale
penserem che sia? Quella di dare o quella di ricevere? Ciò non può ancora de-
cidersi. Io però dietro ad alcune mie congetture eanche per conservare in