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ciò in qualche modo, si può supporre, che l’azione di tai metalli ne’ luoghi
che essi combaciano sia tale da smuovere e trarre in giro con poca forza sib-
bene e con un blando corso non picciola, ma grande copia di fluido elettrico, e
tanta, che maggiore per avventura non ne move, avvegnachè con impeto e
tensione assai più vigorosa, l’ordinario giuoco della Macchina elettrica. La
qual supposizione non è già puramente immaginaria, e destituita di fonda-
mento, ma anzi appoggiata da altre prove molte, che non è qui luogo ancora
di riferire.

§. Lasciando dunque questo, e venendo a ciò che mi son proposto di
dedurre dal confronto di queste sperienze colla Macchina elettrica con quelle
dei metalli applicati semplicemente alla lingua, cioè quale dei due sapori acido
ed alcalino venga eccitato dal fluido elettrico che invade e penetra la punta di
essa lingua, quale dal fluido che ne sorte; e quindi chi dello stagno e dell’ar-
gento dia, e chi riceva, ecco la conclusione.

Fra questi metalli, che rispetto a tale virtù di smuovere mercè il sem-
plice loro combaciamento co’ corpi umidi il fluido elettrico, costituiscono
presso di me l’ordine primo o superiore, e quelli sopranominati, cioè zinco
ecc. che costituiscono l’inferiore, altri ve n’hanno, a cui assegno un secondo
ordine, o medio, e sono il ferro, il rame, l’ottone, ed altre leghe metalliche, i
regoli d’antimonio, di bismuto, ecc. Or cotesti dell’ordine medio danno o
ricevono il fluido elettrico, lo spingono o tirano, ed eccitano quindi applicati
alla punta della lingua il sapore acido, o l’alcalino, secondo che l’altro metallo
applicato al di lei dorso, o ad altra parte umida della bocca, è dell’ordine supe-
riore, cioè argento, oro, ecc. o dell’ordine inferiore, cioè zinco, stagno, piombo.
Come però, per questo appunto, che collocati nell’ordine medio distano più
poco e dall’inferiore e dal superiore, con men efficacia smuovono il fluido elet-
trico e lo traggono in giro; così anche debole molto provocano il sapor acido
nell’un modo, e men che debole, tal che riesce comunemente insensibile, il
sapor alcalino nell’altro.

§. 60. Resta dunque stabilito, che in concorrenza i metalli d’ordine su-
periore sottraggono, quelli d’ ordine inferiore danno e mandan dentro il
fluido elettrico alle parti umide, cui trovansi applicati: e ciò tanto più efficace-
mente, quanto essendo più distanti ossia opposti di virtù, cospirano le loro
forze a determinare quella tal corrente e giro di esso fluido; il quale si effet-
tua tosto che quei due metalli comunichino tra loro o immediatamente, o
col mezzo d’altro o d’altri metalli interposti, e continua senza intermissione
finchè non s’interrompa il circolo di comunicazione, come provano e la conti-
nuazione del sapore, ed altre osservazioni, che a suo luogo si esporranno.

§. 61. Sebbene non è necessario che l’argento, l’oro, e gli altri metalli
dell’ordine superiore avendo e. g. una virtù propria di tirar fuori ed assorbire
il fluido elettrico dal corpo umido, che combaciano, lo zinco, lo stagno, il piombo