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libertà trascorrere detto fluido, una tale facoltà, e azione propria delle arma-
ture metalliche dissimili son giunto a dimostrarla con altre dirette sperienze,
applicando esse armature anche a corpi non animali, a un panno bagnato ecc.

Son dunque i metalli non solo Conduttori perfetti, ma motori dell’elettri-
cità; non solo prestano la via facilissima al passa saggio del fluido elettrico, che
trovandosi già sbilanciato tende a portarsi dal luogo in cui sovrabbonda a
quello che rispettivamente ne scarseggia; ma van producendo essi stessi e pro-
movendo un tal quale sbilancio con estrarre di cotesto fluido od introdurne,
dove pur trovasi in giusta. dose ripartito; e ciò col solo stare applicati a qual-
siasi altro conduttore; non altrimenti che avviene collo stropicciamento degli
idioelettrici: e siccome tal metallo prevale sopra tal altro nel tirare il fluido,
o nel rilasciarlo; così avviene che due armature di diverso metallo, applicate
come si è detto, se comunichino fra loro, lo mettano in un perpetuo giro; sin-
golarmente incontrandosi una d’argento, l’altra di stagno, che sono, come ho
trovato, i più disposti, il primo ad attrarre, l’altro a deporre detto fluido elet-
trico. Ella è questa una nuova virtù de' metalli, da nessuno ancora sospettata,
che le mie sperienze mi hanno condotto ad iscoprire. però io penso, che sia
essa propria soltanto de’ metalli; ma bene di tutti i conduttori; e tengo debba
stabilirsi per legge generale, che il semplice contatto o combaciamento di con-
duttori di diversa superficie, e di qualità sopratutto diversa basta a turbare
in qualche modo l’equilibrio del fluido elettrico, e a smuoverlo, senza cioè che
siavi bisogno di stropicciamento alcuno; il quale stropicciamento, siccome pure
il percuotere, ed anche il solo premere, non per altro riescono tanto più efficaci,
che perchè dàn luogo a miglior combaciamento della superficie, adducendo
un più gran numero di punti a un più perfetto contatto.

Ma lasciando le spiegazioni, e considerando il puro fatto del trasporto
di fluido elettrico dall'una all’altra parte dell’animale occasionato da due ar-
mature di diverso metallo applicatevi, torno a dire, che quando siffatta circo-
stanza è necessaria, cioè che siano appunto tali armature diverse perché ecci-
tinsi le convulsioni e moti, di maniera che ove siano quelle eguali questi moti
più non succedono, non può dirsi a ragione che ivi giuochi alcuna vera elet-
tricità animale; potendosi e dovendosi quegli effetti attribuire propriamente
ad elettricità artificiale eccitata di presente col nuovo indicato mezzo.

Ma, in caso diverso, cioè quando snudato ed isolato il nervo alla maniera
del sig. GALVANI si toccaquesto, che il muscolo da cui sporge con due capi
del medesimo metallo, oppure armati essendo tanto il muscolo quanto il nervo
coll’istesso metallo e nella stesse stessissima foggia, si eccitano nulla di meno
le convulsioni. Oh! allorache possiamo con sicurezza asserire esser causa
di cotai fenomeni una vera e propria elettricità animale. E in vero d’onde mai
può venire la mossa del fluido elettrico, non essendovi ragione per cui venga
in virtù delle armature affatto simili, se non procede originariamente dalle