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elettrometri più delicati a stimolare essi nerviche abbiano a suscitarsi le
contrazioni ne’ muscoli dipendenti: la qual cosa provano egualmente, come già
ho fatto osservare, le altre mie sperienze delle scariche elettriche immediate.

Queste poche osservazioni credo che potranno soddisfare alle domande
del Sig. Ab. TOMMASELLI, e a più altre riguardo all’azione dell’elettricità arti-
ficiale diversamente applicata tanto alla rana intiera, quanto a’ suoi membri
recisi, e in varie maniere preparati, come pure ad altri animali. Nulla egli mi
chiede riguardo all’elettricita propria animale intorno a cui molte cose ho pure
scoperte. Ho ottenuto molti nuovi fenomeni, tali però che estendendo apparen-
temente gli effetti di siffatta elettricità animale, ne ristringono assai l’influenza,
e distruggono in gran parte le spiegazioni del Dr. GALVANI, e mostrano qual-
mente i moti muscolari, che si eccitano coll’artificio delle armature metalliche
sono d’ordinario effetti di un’elettricità appunto artificiale estrinseca: non
sempre però, come si potrebbe essere tentato di credere; giacchèho pur dimo-
strato, chiamando a rigoroso esame tutte le prove, che anche per sola forza
organica viene squilibrato e mosso il fluido elettrico tra nervi e muscoli, o tra
l’interno ed esterno di questi; onde sussiste ferma e stabile la grande scoperta
di GALVANI di una vera e propria elettricità animale, comunque debbasi a più
pochi fenomeni limitare, e tutte quasi le sue supposizioni e spiegazioni date,
cadano a terra.

Quando per es. é necessario per ottenere le contrazioni e moti, di cui si
tratta, toccare il muscolo con un metallo, e con un altro metallo diverso il
nervo, o applicarvi armature appunto diverse, mentre con armature eguali
non si ottiene l’effetto, non v’è certamente argomento di credere, che ivi agisca
alcuna elettricità naturale organica, che esista in quelle parti alcun reale sbi-
lancio, il qual dia mossa al fluido elettrico; e piuttosto dee dirsi, che se accade
un trasporto di esso colla semplice applicazione di due metalli di diversa qua-
lità, essi sono che lo tolgono dall’ozioso equilibrio, in cui si truova, che lo smuo-
vono da’ luoghi cui sono applicati, e trasportanlo dall’una all’altra parte. Ciò
si comprova viemaggiormente dalle mie sperienze, con cui ottengo le istesse
contrazioni e moti, applicando dette armature dissimili anche a parti similari
dell’animale, cioè a soli muscoli, senza snudare nervi, altro: applichinsi
puranche a due muscoli dell’istesso nome, e. g. ai glutei dell’una e dell’altra
coscia; la rana salta tosto che con un arco conduttore fo comunicare tra loro
queste due armature di diverso metallo, massime se sia l’una di foglia di stagno,
l’altra di lamina d’argento. Che più? La facoltà che hanno due armature me-
talliche di diversa qualità di smuovere il fluido elettrico, una, e. g. l’argento,
attraendolo e succhiandolo in certo modo, l’altra, e. g. lo stagno, versandolo,
e di metterlo così in un perenne giro, quando e finchè abbiavi tra esse una co-
municazione parimenti metallica o di altri buoni deferenti, ed anche nelle parti
cui stanno applicate esse armature e nelle intermedie possa con sufficiente