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co’ piedi, di col tronco ne’ due bicchieri? Eh! diciamo piuttosto, che non
esiste tal carica, tal eccesso e difetto di fluido elettrico ne’ rispettivi organi
dell’animale preparato, o non preparato, che esso fluido vi è in equilibrio
come in tutti gli altri corpi; epperò che l’arco conduttore formato da una o
più persone, da cuoi, panni, cartone, o corpi bagnati quali essi sieno, da defe-
renti in somma non metallici, nulla più essendo atto a prestare che l’officio
appunto di conduttore, non può in alcun modo rompere o turbare tal equi-
librio, non può determinare alcuna corrente di esso fluido, che invada i nervi
e muscoli dell’animale collocato nel circolo, e ne gli irriti e scuota. I quali effetti
se succedono poi ogniqualvolta intervengono nella catena, onde è formato
detto circolo non interrotto de’ corpi metallici, o de’ carboni, ciò prova ad evi-
denza che essi corpi metallici e carboni, oltre la virtù comune agli altri defe-
renti di lasciar liberamente passare il fluido elettrico, il quale sbilanciato co-
munque tenda per propria forza a portarsi da un luogo all’altro, posseggono
quella ben singolare e mirabile di agire sopra esso fluido anche equilibrato e
quieto, di smoverlo come che sia impellendolo o tirandolo; eun metallo