LETTERA QUINTA.

Mi sono forse troppo esteso nelle due lettere precedenti, e massime nel-
l’ultima, intorno ai modi di eccitare le convulsioni nelle rane compitamente
preparate mercè l’applicazione di soli conduttori di 2a classe: ma conveniva
distruggere l’impressione che avean fatta nell’animo di molti Fisici le sperienze
di questo genere obbjettatemi, e con cui si era preteso, non che di risuscitare
la Elettricità animale nel vero e proprio senso di una carica cioè, o disequilibrio
di fluido elettrico tra parte e parte organica in virtù delle forze vitali medesime,
ma di abbattere quell’altra Elettricità puramente artificiale, ch’io sostengo,
mossa originariamente dal combaciamento di conduttori diversi. Ora dai varj
modi di eccitare una corrente di fluido elettrico coll'applicazione di soli con-
duttori di 2a classe, i quali modi si riducono poi tutti a farne entrare nel circolo
non meno di tre, diversi un dall’altro di specie, passiamo alle varie maniere
di ottenere simile corrente elettrica, e quindi le convulsioni nella rana, ec.
con tre conduttori pure diversi (il che è sempre indispensabile), ma due di
2a classe ed uno di 1a: cioè con fare che uno di questa 1a classe, un pezzo d’ar-
gento e. g. venga interposto a due della 2a diversi tra loro, come ad acqua e
sangue, acqua pura ed acqua salata, ec. [1].

Di cotal nuovo metodo od artifizio ho fatto cenno già in più d’un luogo
della Lett. 3a, particolarmente verso il fine; anzi vi ho chiaramente, sebbene
in ristretto, esposto il più essenziale intorno a ciò: tantochè non occorrerebbe
quasi di dirne più altro, a voi massime, che siete non men destro nell’arte di
sperimentare che sagace nel fare le applicazioni. Ad ogni modo non reputo inu-
tile affatto, a risparmio se non altro del molto studio e fatica, che vi porterebbe
il fare da voi senza un particolare indirizzo tanti nuovi tentativi, non reputo,
dico, inutile il porgervi, Collega stimatissimo, cotesto indirizzo e gli opportuni
schiarimenti, informandovi a dirittura non già di tutti i tentativi e sperienze
finora da me fatte sotto questo nuovo punto di vista, che sono in troppo gran
numero, ma de’ principali risultati, e che più decisamente comprovano i miei
principj.