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dizievole, che di quel tal umore trovinsi abbondantem.e ricoperte od una od
ambedue le parti dell’animale, che vanno ad affrontarsi; ossia che se ne fram-
metta una massa quanto si voglia grande. La condizione è, che vi vuole uno di
tai conduttori interposto; sia poi grosso o sottile, lungo o corto, non importa;
tutto l’effetto dipendendo dalle superficie combacianti. Riesce dunque egualm.e
bene la sperienza tenendo immerso tutto o parte del tronco della rana compi-
tam.e preparato in un bagno più o men largo di sangue, di acqua salata, di
sapone mezzo stemperato, ec., ma soprattutto di alcali saturo; e ripiegando
una gamba della medesima in guisa, che alcuni punti del gran tendine proce-
dente dal muscolo gastrocnemio (osservisi sempre questa circostanza impor-
tantissima) vengano a baciare in qualunque luogo il liquore medesimo.

Ecco ancora alcune altre maniere presso a poco equivalenti. Adagiate
il tronco della vostra rana sopra una fetta di sapone umettato tanto alla su-
perficie, che formi ivi una poltiglia semiliquida, e ripiegando convenientem.e
una delle sue gambe imprimetela sopra questa med.ma poltiglia a qualunque
distanza da d.to tronco, osservando al solito, che il contatto siegua ne’ punti
vicini all’articolaz.e del piede, o in alcuna altra parte del noto tendine: in questa
maniera riuscirete sicuram.e, come riesco io, ad eccitare più volte di seguito,
alternando i toccamenti, le convulsioni in quasi tutte le rane di fresco prepa-
rate; e in tutte poi, e per più tempo ancora nella maniera seguente, che soglio
spesso praticare.

Inzuppo a dovere di forte liquor alcalino un pezzo di spugna, ovvero una
lista di cartone, di panno, di cuojo, o meglio di esca (amadou), che è molto
spugnosa, e una porzione ne sovrappongo ai nervi ischiatici, o a qualsisia parte
del tronco, applicandovela bene; il resto più o men lungo di tal lista, inzuppata
sopravanza il tronco, e ne sporge in modo, che vi si può agevolm.e far toccare
la gamba in alcuna parte del solito tendine: ogni volta dunque, che eseguisco
un tale contatto s’eccitano in tutti i muscoli delle gambe contrazioni e spasmi
più o meno gagliardi; e ciò anche nelle rane già notabilm.e indebolite, e prepa-
rate un pezzo prima: nelle vivacissime poi e tagliate di fresco sono così vio-
lente le convulsioni, sì forti le scosse e sbattimenti, che fanno stupore; e pro-
seguire si può ad ottenerle per assai lungo tempo quando già più non s’otter-
rebbero, non dico con un semplice conduttore metallico, impiegato invecedel
liquor alcalino, o con due pezzi dell’istesso metallo; ma neppure con due metalli
poco diversi, come argento ed oro, ottone e ferro, piombo e stagno, applicati
uno ai muscoli dorsali, e l’altro a quelli delle coscie.

Non debbo tralasciar di avvertire che talvolta non succedono le convulsioni
che si tenta di eccitare coi sopra indicati contatti, ne’ primi momenti che si è
applicato o il liquor alcalino, o il sapone ammollito, o l’acqua salata, ec., a
questa o a quella parte della rana ne’ modi descritti; le quali poi succedono
dopo qualche tempo, allorchè l’umore sovrapposto si è alquanto internato,