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miracolo. Così è: riuscirete un gran numero di volte, e in moltissime rane anche
non vivacissime ad eccitare i moti muscolari osservando le condizioni da me
prescritte, segnatam.e quella di far toccare a’ nervi ischiatici, o a qualsisia
parte del nudo tronco insanguinato, il tendine in cui termina il muscolo ga-
strocnemio; riuscirete, dico, in tal modo mille volte, e una volta appena in
qualche rana dotata di una singolare eccitabilità, praticando nelle altre maniere,
anche facendo toccare ai nervi ischiatici, o al tronco immediatamente la gamba
stessa, ma non al luogo del divisato tendine: insomma non potrete mai promet-
tervi di riuscire, se non coll’addurre qualche parte di questo tendine al con-
tatto di detti nervi, o di detto tronco sporchi o questo o quelli, o il tendine
medesimo di sangue, o d’altro umore glutinoso o salso: l’interposizione del
qual terzo conduttore diverso dall’uno e dall’altro dei due che lo prendon
di mezzo è l’altra condiz.e richiesta.

Ma finalmente poi, anche quando riesce in quelle altre maniere di eccitare
le convulsioni, avrà sempre luogo l’indicata condiz.e indispensabile di tre o
più conduttori diversi insieme intrecciati; e si verificherà sempre il gran prin-
cipio da me piantato, che dal contatto appunto di conduttori diversi nasce
l’azione che mette in corso il fluido elettrico. Infatti anche quando vengono
ad affrontarsi un muscolo con un altro, se abbiavi qualche differenza tra loro
nella consistenza, nell’umore di cui sono imbevuti o soltanto spalmati, una diffe-
renza anche meramente superficiale ; oppure se trovisi tra, quelli interposto
non uno, ma due umori diversi, che in quel punto si combacino; può l’una
o l’altra di siffatte accidentali diversità esser bastante a dare una leggier mossa
al fluido elettrico, o determinare una debolissima corrente; e questa anche
estremam.e debole corrente elettrica può giungere ad eccitare convulsioni in
una di quelle rane all’estremo sensibili. Ecco come si spiegano anche tali
rarissimi casi; e come niuna delle sperienze di questo genere può essermi ob-
bjettata come contraria al principio da me stabilito, e dimostrato ad evidenza
da tutte le altre sperienze più numerose, in cui, perchè succedano le convul-
sioni, vi vuole una più notabile diversità ne’ conduttori che si combaciano, e
che entrano nel circolo; più notabile che quella che per avventura s’incontra
tra muscolo e muscolo, o tra muscolo e nervo, ec.

Or passiamo a trattenerci più particolarmente intorno a quell’altra con-
dizione più indispensabile, la qual è, che non succeda già un contatto immediato
della gamba, ossia del tendine procedente dal gastrocnemio coi nervi ischiatici
o colle parti carnose del tronco, ma incontrisi frapposto un terzo conduttore
diverso di specie, avvegnachè di 2a classe anch’esso; ediverso molto, come
già notammo richiedersi per ben riuscire. Questo conduttore intermedio non
vuol essere pertanto acqua pura, umore poco diverso dall’acqua, sostanza
qualunque di tal umore inzuppata. Siffatti conduttori acquei troppo poco dif-
feriscono per avventura. da questo o da quel conduttore animale, dall’esterior