COPIA DI ALTRA LETTERA
DEL SIG. CAV. ALESSANDRO VOLTA
AL SIG. AB. ANTON MARIA VASSALLI
in data di Pavia 20 xmbre 1795
SULL'ELETTRICITÀ ANIMALE.

Ho indicato già e spiegato nella lettera preced., che la più semplice e
facile maniera di eccitare, senza l’intervento di alcun metallo o conduttore
di 1a classe, le convulsioni e sbattimenti nelle gambe della rana, si è, pochi
momenti dopo averla preparata nel miglior modo, cioè in guisa che rimangano
esse gambe attaccate al tronco per i soli nervi ischiatici, di ripiegarne una o
l’altra, e addurla al contatto o de’ nervi anzidetti o de’ muscoli del dorso; che
ad ogni modo non riesce sempre, in tutte le rane anche vivacissime e di re-
cente preparate la sperienza; e che al dippiù per riuscire si ricercano due con-
dizioni, una poco meno che necessaria, l’altra assolutamente indispensabile,
cioè: 1° che la parte della gamba che si fa toccare a que’ nervi, o ai muscoli
dorsali, sia, non già sostanza carnosa, ma bene una parte del tendine o liga-
mento che procede dal muscolo gastrocnemio, e che scoperto si prolunga fino
all’estremità del piede; 2° che o sangue, od altro umore glutinoso o salino s’in-
terponga al luogo di tale contatto. Or ecco l’accozzamento di tre conduttori
diversi di specie, avvegnachè tutti della 2a classe, quale si richiede all’uopo
di concitare e mettere in corrente il fluido elettrico; ecco ridotte le due sovrac-
cennate condizioni a quest’una dei tre conduttori diversi ch’entrano a formare
il circolo. Questi tre conduttori sono, nella sperienza di cui si tratta, sostanza
tendinosa dura e liscia da una parte; dall’altra o molle nervo, o carne morbida
di superficie non così liscia, e umor glutinoso, o salino frammezzo: e sono tutti
e tre così diversi tra loro, che la corrente elettrica mossa da’ rispettivi comba-
ciamenti, comechè debolissima ancora, pure arriva a stimolare sensibilmente
i nervi crurali della rana preparata, come si è detto, di fresco, e preparata in
modo, che tal corrente debba passare tutta quant’è per l’angusta strada di
essi nervi. Qualunque di queste circostanze manchi, o che la rana cioè non sia