NOTE DELLA COMMISSIONE
ED AGGIUNTE TRATTE DAI MANOSCRITTI DI A. VOLTA

[1] A questo punto circa nel Mns. J 33 trovasi la seguente digressione:

[ . . . . discorriamola un poco sui tre conduttori; e perchè non bastano due diversi?]

La cosa è facile a intendersi se si ponga mente, che dove due soli conduttori compiono
un circolo, come A e B nell’annessa figura, le azioni che si dispiegano ne’ due combaciamenti
dell’istesso A coll’istesso B, ai due opposti capi, essendo eguali, si elidono, onde non può
determinarsi alcuna corrente elettrica da destra a sinistra, o da sinistra a destra. Così se A
sia anche un metallo, purchè eguale ne’ suoi due capi non che di specie, ma per tempera, po-
limento ec., e B il corpo di una rana purchè sian simili le parti su cui appoggiano detti capi
dell’arco A, non accade alcuna commozione di essa rana per eccitabile ch’ella sia; poichè
sebbene il combaciamento di un metallo con un conduttore umido inciti fortemente il fluido
elettrico, incitandolo da due parti in senso opposto, e con egual forza, non può metterlo in
corrente.

Osservazione. - Il primo tratto chiuso tra parentesi quadre si legge, sebbene cancellato,
nel mns.