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e di passaggio tocca dal medesimo, può applicarsi un pezzo de' soprad.i corpi,
cioè o carne trinciata da un altro animale, o latte coagulato, o polenta ec.,
alle gambe di essa rana, segnatam.e sopra il gran tendine; ed un altro pezzo
al tronco di lei; e farli poi comunicare questi due pezzi, ossia conduttori aggiunti
in guisa che compiasi il circolo, e che trovisi fra essi frapposto uno strato grosso
o sottile di tal liquore. Anche in tal foggia, suscettibile, come si comprende,
di molte variaz.i, succedono in molte circostanze favorevoli i moti muscolari,
i scotimenti delle gambe.

Mi sono proposto di descrivervi, illustre Collega, non tutte, ma le princi-
pali maniere, con cui son andato variando le prove di eccitare le convulsioni
nella rana, mercè i combaciamenti di soli conduttori di 2a classe. Or una di
tali maniere, che ancora non ho toccata in questa, nella preced.e lettera,
maniera che per altro conviene colla qui sopra descritta, si è di fare, che la
rana compitam.e e allora allora preparata peschi con una od ambedue le gambe
in un bicchiere pieno d’acqua, e col tronco, o parte di esso, in un altro bicchiere;
e indurre quindi per compiere il circolo, la comunicazione tra acqua ed acqua
per mezzo di altri conduttori della stessa 2a classe, ma diversi dall’acqua.

Per dare un’idea de' risultati di molte esperienze da me fatte in questa
maniera, basterà il dire in generale, che quando tal arco conduttore era fatto
tutto di un pezzo solo o di più pezzi, ma dell’istessa stessissima materia; tutto
e. g. di uno, due o più brani dell’istessa carne fresca e succosa, dell’istesso
nervo, o dell’istesso tendine; tutto di bianco d’uovo indurito, di polenta, di
formaggio ec., tutto d’una o più persone concatenate a mano, che intingevano
in ciascuno de’ due bicchieri un dito netto o bagnato di semplice acqua; le
convulsioni non ebbero mai luogo: e che all’incontro s’eccitavano qualche rara
volta quando l’uno dei diti, o l’uno dei capi di quegli altri archi conduttori
omogenei, il capo segnatam.e che andava a toccare l’acqua in cui trovavasi
immerso il tronco della rana, erasi dianzi imbrattato di sangue viscido, o d’altro
umore glutinoso o salino, o di sapone mezzo stemperato, o meglio di denso
liquor alcalino. Dico qualche rara volta, cioè solamente nelle più favorevoli
circostanze, di rane cioè dotate di una straordinaria eccitabilità, e ne’ primi
tentativi sopra le medesime allora allora preparate di tutto punto sebbene
coll’alcali ho potuto riescire anche qualche tempo dopo, anche in rane non
estremam.e sensibili.

Ciò basti intorno a queste sperienze, nelle quali pur vedesi essere neces-
sario, come in tutte le altre il combaciamento di conduttori diversi; e che anzi
due soli, comunque diversi, che formino tutto il circolo, non bastano ancora,
equilibrandosi in tal caso le azioni rivolte una contro l’altra ne’ due combacia-
menti simili; come ci mette sott’occhio la 1a delle figure qui annesse: nella
quale combaciandosi i due corpi aa bb, qualunque sia l'azione sul fluido elet-
trico, che si dispiega per tali combaciamenti, dovendo essere eguale dalle due