MEMORIA TERZA
SULL'ELETTRICITÀ ANIMALE.

24 Novembre 1792.

Ricevei due settimane sono al mio arrivo in Pavia il pregiatissimo foglio
di V. S. Illustrissima de’ 22 Ottobre, in cui mi avvisa, che dal libraro Marelli
di Milano mi verrebbe quanto prima trasmessa una copia della ristampa del-
l'Opuscolo di GALVANI, cui sono aggiunte varie annotazioni di lei, ed una sua
Dissertazione (a) .Questo libro non mi è pervenuto ancora; ma ho potuto leg-
gerlo per bontà del mio amico e collega Ab. SPALLANZANI, che me lo ha prestato;
e molto piacere ho avuto nello scorrerequelle note, che la Dissertazione sua,
erudita non solo, ma elegantemente scritta. Ella poi fa troppo onore ai miei
piccioli ritrovati: di che le rendo umilissime grazie; siccome pure al dottis-
simo e gentilissimo di lei Zio Dr. GALVANI, per i saluti che mi manda, e pel
conto in cui egli tiene me, e le poche cose mie.

§ 1. Non so s’Ella abbia vedute e lette per intiero le mie due Memorie sul-
l’Elettricità animale pubblicate. nel Giornale Fisico-Medico del Dr. BRUGNATELLI.
L’ultima parte della seconda Memoria non era ancora uscita, quando V. S.
Illustriss. pubblicò colla nuova edizione del Commentario di GALVANI la sua
dissertazione e le note. In quella parte io son tutto a provare, che su’ nervi, e
sopra essi soli agisce direttamente l’elettricità, sia artificiale blanda, sia propria
animale; che non è punto necessario che il fluido elettrico trascorra per la via
di quelli fino ai muscoli; molto meno che siegua alcuna scarica tra nervo e mu-
scolo, o tra l’interna e l’esterna faccia di questo, come opina il lodato Autore:
che basta che il nervo solo venga stimolato da esso fluido, il quale ne attraversi