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NOTE DELLA COMMISSIONE
ED AGGIUNTE TRATTE DAI MANOSCRITTI DI A. VOLTA

[1] In J 10 si legge: « mi impresta » In L 9 si leggeva: « mi impresta » corretto in « mi attri-
buisce ». Questa sostituzione fu fatta certamente per accondiscendere ad un desiderio espresso dal-
l’Aldini in una lettera al V. in data: Bologna 31 Dicembre 1792 (in Cart. Volt. F 50), nella quale
si legge:

« A dirle la verità se pure s’è in tempo, gradirei di vedere cambiata l’espressione di
averle prestato io una spiegazione, In quale avevo io prestato a me medesimo prima di avere
conosciuto le sue belle esperienze ».

Si noti che la citazione del brano di lettera al Cavallo che segue presenta lievi differenze
sia. dal testo di Phil. Trans. sia dalla minuta della lettera stessa in L 8.

[2] In J 23 trovasi: « mi compiaccio di vedere ripetute e variate in più modi le mie
sperienze ». Il titolo della Dissertazione è: De Animalis electricae theoriae ortu atque incre-
mentis, Mutinae, MDCCXCII.

[3] Pubblichiamo qui l’aggiunta intesa ad interpretare l’esperienza del FONTANA (Mns. J 6).

Prima di finire la lettera e terminato appena di scrivere questo paragrafo
consonante a ciò, che scritto già avea qualche mese fa ad altri Fisici miei
amici, tra’ quali il Sig. TIBERIO CAVALLO, e il D.re VaN MARUM, ricevo la no-
tizia, che il celebre FELICE FONTANA Direttore dei Gabinetti Fisici e di Storia
Naturale di Firenze, è pur giunto ad eccitare col solito artificio delle armature
di diversi metalli, le contrazioni nel cuoredegli animali a sangue freddo, che
di quelli a sangue caldo. Corsi dunque tosto a rifare le mie sperienze con mag-
gior diligenza e ottenni infatti come lui di accelerare i moti del cuore, e di
risvegliarli ben anche quando già eran cessati. Ci voglion però per riuscire
col cuore massime degli animali a sangue caldo molte più attenzioni e con-
dizioni di quello richiedasi per eccitare le contrazioni e spasmi negl’ altri
muscoli dotati di moto volontario, e ci vogliono le più favorevoli circo-
stanze; principalmente che le armature siano di quei metalli, che contrapposti
riescono i più attivi, producendo le più violente convulsioni allorchè sono
applicati ai nervi o ai muscoli volontarj, e un vivissimo sapore applicati alla
lingua ec. Per tali avea io già riconosciuti lo stagno, il piombo, e il zinco da
una parte, l'argento, l’oro, la platina, il mercurio per l’altra; cioè che doveasi
per averne il più grande effetto contrapporre uno di questi, ad uno di quelli, e so-
prattutti io dava la preferenza all’argento contro lo stagno prescegliendo per