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tutto preparata alla sua maniera, e d’altri animaletti, allo stimolo elettrico,
per cui si convellono in tutte le membra al tragittare che faccia per essi, mas-
sime per la via de’ nervi, picciola quantità di fluido elettrico non atta per anco
a scintillare.

§ 17. Non è già, che non siano egualmente sensibili, o quasi, anche gli
animali più grossi: i quali, se non vengono scossi a segno di entrare i loro mu-
scoli in manifesta convulsione per quella picciola corrente di fluido elettrico,
che convelle i muscoli, i membri intieri, e fino il corpo tutto di piccioli animali;
egli è perchè troppo si diffonde esso fluido nell’ampio corpo di quegli animali
grandi, scompartendosi in tante e tante strade deferenti, che gli offrono tante
fibre, e vasi, e umori. Ne’ piccioli animali all’incontro più poche essendo tali
fibre deferenti che gli si presentano, e obbligato essendo così quel poco fluido
elettrico a scorrere per esse, tanto più agisce sulle medesime irritandole, quanto
il canale trovasi più ristretto. Una simile cosa abbiam già notata (§ 10) riguardo
agli stessi piccioli animali, ne’ quali, mediante il togliere tutti gl’integumenti
ad uno o due nervi principali (come ai crurali della rana), e lasciarli nudi ed
isolati, venga obbligata la corrente di fluido elettrico a tragittare per questi
soli. Del resto taglisi ad un animale grande qualunque una porzione di qualche
muscolo inserviente ai moti volontarj, del gluteo , es. gr., se ne tagli una por-
zione lunghetta, ma non più larga della gamba di una rana; e vedrassi se,
come questa, non entra in contrazioni spasmodiche quel pezzo di muscolo,
per l’istessa debolissima elettricità portata a tragittare per esso.

§ 18. Parlo sempre di trascorrimento di fluido elettrico, e di trascorri-
mento istantaneo, o almen rapido assai, il quale, quando si fa per entro ai
fili nervosi e alle fibre muscolari, ma singolarmente ne’ primi (§ 10), ancorchè
sia picciola, anzi picciolissima la quantità di esso fluido, pur non lascia di ecci-
tare grandi convulsioni e moti. Perchè altrimenti, se il fluido elettrico non è
messo in tal corso, che tragittar lo faccia per detti nervi o muscoli; ma o vi
s’accumuli soltanto in qualsiasi dose, o vi si diradi, non produrrà quegli effetti.
Così se pongasi la rana o intiera o preparata sopra il Conduttore della Macchina
elettrica, e vada con esso acquistando la più forte elettricità, se ne rimarrà
quieta, finchè non se ne provochi alcuna scintilla, oppure spignendosi troppo
oltre l’elettricità, non ispunti da qualche parte del suo corpo, dall’estremità
es. gr. di una gamba pendente, un forte fiocco elettrico. Lo stesso è ponendola
sopra lo scudo dell’Elettroforo, e alzando ed abbassando questo a vicenda;
comunque cambi ad ogni accostamento ed allontanamento lo stato e tensione
elettrica di esso Scudo, e quindi anche della rana posatavi sopra. Lo stesso
esponendola all’aria di una stanza fortemente impregnata di elettricità, al
segno che i pendolini di un Elettrometro di CAVALLO vadano a battere contro
le pareti della boccetta ecc.

§ 19. Adunque lo stato elettrico in più o in meno , cioè la ridondanza o la