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rente, che attraversa il corpo della rana, si ottiene colla scarica anche debolis-
sima di una boccetta di Leyden, che non giunge cioè a dar scintilla, e talora
neppure a muovere un delicato elettrometro, si ottiene con quella scintillante,
comechè debolmente, e talora anche non scintillante di un semplice Condut-
tore di discreta capacità, dirigendo tali scariche, sia immediatamente, sia per
mezzo di altri conduttori sopra di esso corpo, come fin qui si è mostrato.

§ 12. Ma in un’altra maniera ancora si ottiene, che non dobbiam trala-
sciare di far osservare; ed è eccitando da un conduttore piuttosto grande ed
esteso una forte scintilla, quantunque l’elettricità di questo per tutt’altra parte
si traduca, che per la via de’ Conduttori, tra quali sta collocata la rana. Un
uomo es. gr. cava questa grossa scintilla dal gran Conduttore della Macchina
elettrica, e ne viene scosso fino ai piedi, giù pei quali passa nel suolo tutto il
fluido elettrico scaricato, mentre la rana trovasi posata sul tavolo lontana
molti piedi da esso Conduttore elettrizzato, in contatto, o vicina a qualche
altro buon conduttore non elettrico, tampoco isolato, anzi prolungato fino
al suolo. Or ecco che ella pure si scuote ed entra in convulsione, al momento
che l’uomo tira tutta sopra di l’elettricità del gran Conduttore della Macchina.

§ 13. Or come mai può questo accadere, e d’onde? E qual’è qui la corrente
di fluido elettrico, picciola o grande, che invade ad un tratto il corpo della
rana, e l’attraversa ? È facile di rispondere quando si conosce l’azione delle
Atmosfere elettriche, ch’egli è il fluido, ch’erasi smosso e ritirato dai condut-
tori sottoposti a quello elettrizzato, cioè immersi nella sua sfera di attività,
che molto si estende; il qual fluido rifluisce e torna a suo luogo per la strada
medesima, cioè per la serie dei conduttori giacenti sul tavolo ecc. tra’ quali
è posta la rana, rifluisce, dico, all’istante che distruggesi quella Atmosfera pre-
mente con provocare da qualsiasi parte del Conduttore elettrico, e in qualsiasi
modo la grossa scintilla, onde viene a scaricarsi del tutto o in gran parte.

§ 14. Sarebbe inutile ch’ io mi trattenessi di più a spiegare gli effetti di
questa, che chiamasi appunto Elettricità di pressione , e ad applicarli al caso di
cui ora si tratta; giacchè a chi è nota la teoria de’medesimi non serve dirne dav-
vantaggio, e per farla intendere a chi non ne è al fatto ci anderebbe troppo
a ripigliar la cosa da’ suoi principj. Ella è questa una delle leggi primarie del-
l’Elettricità, da cui dipende la massima parte de’ fenomeni. Con questa sola-
mente, cioè con fare una giusta applicazione dell’ azione delle Atmosfere elet-
triche , possono adeguatamente spiegarsi le cariche e scariche delle lastre iso-
lanti, la virtù delle punte, le leggi de’ movimenti elettrici, il giuoco dell’Elet-
troforo, del Condensatore ecc., come ho in varie Dissertazioni mostrato, pub-
blicate in diversi Giornali (b) , e come hanno mostrato tanti altri. Il fenomeno