45
scariche non scintillanti debolissime di boccette anche picciole: e solo dimi-
nuisce un poco la maraviglia, riflettendo come la carica delle boccie di Leyden
a un dato grado dell’elettrometro equivale per quantità di fluido elettrico,
in grazia dellagrande loro capacità, ad una carica dell’istesso grado di un
semplice conduttore centinaia di volte più grande (a) .

§ 9. Checchè ne sia, è sempre picciola la quantità di fluido elettrico, che
trovasi accumulato in una boccetta di pochi pollici di armatura, quando ad-
dotta alla scarica con un arco conduttore metallico non fa vedere la minima
scintilla, e solo può esplorarsi, e misurarsene la sua debole forza coi più delicati
elettrometri: e tale scarica pur basta a convellere la rana.

§ 10. Fin qui sottoponendo alle prove una rana viva e intiera. Che se venga
prima sventrata e tagliata in guisa, che le gambe tengano alla spina del dorso
per i soli nervi crurali, cioè preparata alla solita maniera di GALVANI, allora si
convelleranno e guizzeranno esse gambe per una elettricità molto più debole
ancora, per una neppur scintillante di un conduttore discretamente capace,
e per una carica di boccetta di Leyden, che giunge appena a muovere di un
grado il mio elettrometro a paglie sottili, e neppur tanto. La ragione di tale e
tanta sensibilità è riposta nel dover passare quella qualunque siasi corrente
di fluido elettrico tutta raccolta pel solo ristretto canale de’ nervi crurali
nudi ed isolati.

§ 11. Or dunque non si ricerca più che una picciolissima corrente di fluido
elettrico, che invada il corpo del picciolo animale, singolarmente i nervi, e
trapassi per essi con rapidità, per eccitare ne’ muscoli le indicate convulsioni.
Dico con rapidità, giacchè se venga cotale trascorrimento ritardato da cattivi
conduttori, può facilmente mancare l’effetto. Questa picciola ma rapida cor-