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se non si contrappongono appunto argento e stagno, e quest’ultimo ben lucido.
Cosi adoperando la carta stagnata, riesce o non riesce di sentire questo sapore,
secondo che incontrasi quella di buona o d’inferior qualità, (§ 93). Egli è per-
tanto assai più facile di sentire il sapor acido nella prima maniera, che questo
sapore acre ed urente in quest’altra; ed è ben quello più decisamente acido,
che questo alcalino: per tale invero non ardirei caratterizzarlo. Qualunque
però sia, è assai diverso dal primo: e ciò basta ad aprirci grandi viste.

§ 96. Il fluido elettrico dunque messo in moto per la sola applicazione
delle armature metalliche, affetta diversamente i nervi, produce sensazioni
affatto diverse, se entri o sorta per tali nervi dei sensi. Or entra egli o sorte
quando produce sulla punta della lingua il sapor acido? Io m’induco più vo-
lentieri a credere che allora entri; e che quando sorte da essa punta vi cagioni
l’altro sapore, che tira all’alcalino; ma non posso ancor dare la cosa per accer-
tata. Spingendo poi le congetture più avanti, se il fluido elettrico smosso per
un modo o per l’altro produce per solo sapori diversi, non potrebbe esser
egli la causa immediata d’ogni sapore? Non potrebbe esserlo delle sensazioni
tutte degli altri sensi? Ma non abbandoniamoci ancora a queste idee troppo
vaghe: estendiamo piuttosto le sperienze, e fermiamoci alle conseguenze ed
applicazioni immediate delle medesime. Questa è la marcia, che ho tenuta
fin qui; e che terrò, ripigliando il filo nelle seguenti Memorie.