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sono i più affetti; e che la sola rimarcabile differenza negli animali grandi è,
che ove trovinsi molto discoste le armature una dall’altra, soglion essere
men gagliardi i moti eccitati, e talora mancano finanche del tutto; massime
se trovinsi dette armature applicate a parti fornite di pochi nervi, o troppo
coperti, e a muscoli non facilmente suscettibili di moto; se non vi siano bene
applicate; se siano non molto dissimili , es. gr. una d’oro o d’argento, al solito,
l’altra d’ottone o di ferro, invece d’essere di stagno o di piombo (v) .

§ 89. Lasciando pertanto le sperienze sopra gli animali vivi e intieri, pic-
cioli e grandi, intorno alle quali ci siamo abbastanza trattenuti, con mostrare
a parte a parte gli artificj, onde eccitare in varie parti del loro corpo, quando
intatto, e quando spogliato, giusta il bisogno, di qualche parte solamente de’
suoi integumenti, le convulsioni , diciam così, elettriche ; mi piace di portarmi
all’altro estremo opposto, e mostrare come son giunto ad ottenere le istesse
convulsioni e forti contrazioni muscolari, non che dagli stessi animali decapi-
tati, o con altre ferite uccisi, quando di fresco e quando delle ore prima; ma
da’ loro membri recisi, da piccioli pezzi di essi membri, e fino da frammenti e
minuzzoli di muscolo minori in mole di un grano di frumento.

§ 90. Tutto l’artificio anche qui si riduce ad applicare le due armature
dissimili ; e quelle che riescon meglio sono al solito la foglietta di stagno, che
s’agglutini bene ad una parte del muscolo, ed una moneta o lastra qualsiasi
d’argento, che ne tocchi semplicemente un’altra parte. A fare poi la comuni-
cazione fra queste, basta avanzare la lastra o moneta, strisciandola fino, al con-
tatto della foglietta aderente; meglio però serve un filo metallico ripiegato,
che faccia ufficio di arco conduttore; il quale se sia egli medesimo d’argento,
od anche d’ottone, può farsi senza della moneta o lastra, bastando di appog-
giare con esso contro una parte nuda del membro o del muscolo, in guisa di
toccarla, non in uno, ma in più punti, e di toccare insieme anche la foglietta
di stagno. In qualunque modo succeda tal comunicazione de’ due metalli
applicati a punti diversi, ecco eccitarsi i tremori, i palpiti, le convulsioni in
quello o quei membri staccati, in quel pezzo di membro reciso, picciolo o grande,
che restan compresi tra i due toccamenti, e ne’ muscoli ancora comunicanti.

§ 91. Sarebbe troppo lungo se volessi qui schiarire e mettere sott’occhio
le molte sperienze da me fatte sopra i membri recisi, e pezzi di membri, sopra
i singoli muscoli, e pezzi di muscoli, tanto di animali a sangue freddo, quanto
ancora di quelli a sangue caldo, e i diversi eventi, secondo che mi studiai di
variare le circostanze e gli aggiunti. Accennerò dunque solo, terminando questa
Memoria, già troppo prolissa, due scoperte, che in seguito a tali sperienze ho
fatte, non men interessanti che utili. La 1 a è, che non tutti i muscoli, per quanto