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d’argento e la foglietta di stagno, tutto l’animale si convelle e divincola for-
temente.

§ 81. Per la rana ancora sono le cose presso a poco eguali, in quanto che
può applicarsi la camicia di stagno o tutt’al lungo del ventre, o tutt’al lungo
della schiena, oppure a parte solamente di quello o di questa, o all’uno o al-
l’altro fianco, e può applicarsi eziandio ad una coscia o gamba. Per essa rana
poi non occorre del gran piatto, e basta in ogni caso la lastretta d’argento, il
cucchiajo, o la moneta, quali non è neppur necessario, come nell’anguilla, di
apporre al lato opposto e corrispondente della veste di stagno, ad essa vi-
cino. Se così si fa succedono a dir vero più forti le convulsioni e moti; ma anche
ponendo dall’istesso lato, su’ piedi es. gr., o sulle coscie la moneta, o il manico
del cucchiajo, quando son vestiti di foglietta di stagno o i lombi, o la schiena,
o gli omeri, non lasciano, al momento che si stabilisce la comunicazione tra le
due armature, di convellersi i muscoli delle coscie, e di vibrarsi le gambe. Così
anche se una coscia o gamba porti la sottil veste di stagno, e sovra l’altra coscia
o gamba compagna posi al luogo medesimo la moneta, o il manico del cucchiajo,
convellerannosi, indotta la comunicazione, e guizzeranno ambe le gambe.

§ 82. Comincia dunque già a differenziarsi la rana dall’anguilla in ciò,
che anche posta l’armatura d’argento in parte non corrispondente, e quanto
si voglia lontana, dalla veste o foglietta di stagno aderente, han luogo nulla di
meno le convulsioni e spasmi, già parziali, bensì di tutto o quasi tutto il
corpo.

§ 83. Ma quello, che più la differenzia ancora, è una assai più decisa corri-
spondenza tra muscoli e nervi; e tale, che quelli dei muscoli si convellono più
fortemente, che ricevono più nervi, e più davvicino da quella parte del corpo,
cui si è posta una delle armature, quantunque non a questi, ma bene ad altri
muscoli trovisi applicata l’altra. Così es. gr. se al confine del dorso e sopra i
reni, al luogo cioè ove trovansi poco sotto la pelle i grossi nervi crurali, sia ap-
plicata e fatta bene aderente la foglietta di stagno, convellerannosi e balze-
ranno le gambe, quand’anche l’altra armatura, la lastra d’argento o moneta
(tra cui si viene poi a stabilire la comunicazione) sia applicata al ventre, al
petto, alla testa: se la detta laminetta di stagno sarà incollata sopra il mezzo
della schiena, entreranno in grande spasmo i muscoli del ventre e dei fianchi:
se sovra gli omeri, i muscoli del petto, e le zampe davanti, il collo e la testa;
a qualunque parte stia altronde applicata la moneta, il cucchiajo o lastra
d’argento.

§ 84. Dicendo che convellerannosi specialmente i muscoli retti da quello
o quei nervi, che trovansi vicini ad una delle armature, quantunque sopra
appresso essi muscoli, ma in tutt’altro luogo sia applicata l’altra armatura,
non voglio già far intendere, che non se ne risentano i muscoli immediatamente
coperti dalle armature medesime, e i confinanti; che anzi son questi d’ordinario,