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diatamente affette nell’un caso o nell’altro dal fluido elettrico, che penetrando
le vellica e stimola dolcemente.

§ 66. Così è: in tali prove non sono i nervi del moto , che di tali non ve n’ha
sulla punta, e in tutta la parte anteriore della lingua, ma i nervi del senso ,
che vengono stuzzicati dal fluido elettrico; e però nasce nella lingua la sensazione
di sapore, non nascono le convulsioni e moti, di cui pure è suscettibile essa
lingua, ma per l’azione di altri nervi, che s’impiantano nella sua radice. Ad
eccitar dunque cotali moti e contrazioni delle fibre muscolari della lingua, ho
tosto pensato che conveniva portare l’azione elettrica sopra quella parte;
e fatta in conseguenza la prova di strappare l’intiera lingua ad un agnello,
ed armarne uno de’ principali nervi della radice, oppur anche solamente la
prossima carne viva, e d’applicare un’altra armatura verso il mezzo dellalingua
medesima, riunitele poi ambedue col mezzo di un arco conduttore, ottenni
le aspettate convulsioni.

§ 67. Si fa dunque manifesto, che quale è il nervo stimolato, quale la sua
natural funzione, tale è l’effetto, che corrispondentemente ne siegue, di sen-
sazione cioè, e di moto, allorchè quella virtù nervea è messa in esercizio dal
fluido elettrico che fa incursione; e che quindi il giuoco de’ muscoli, le contra-
zioni ecc., sono un effetto immediato di quest’azion nervosa, non già del fluido
elettrico, come ci siam argomentati di provare dal § 50 fin qui, e tutto il seguito
delle nostre sperienze andrà maggiormente confermando. Che se fossero i
muscoli disposti a risentirsi a dirittura, se quel picciolissime trascorrimento
di fluido elettrico, di cui si tratta, potesse irritarli immediatamente, perchè
non avrebbero a convellersi tutti que’ muscoli, che godono dell’irritabilità, e
sono suscettibili di convellimento e di moto, stuzzicandoli tale debole corrente
di fluido elettrico, perchè, dico, non avrebbero a convellersi anche dove non
son presenti nervi, o que’ tali nervi, che la Natura ha destinati per il moto?
Ma no: quella debolissima corrente, di cui si tratta (giacchè non abbiamo
ora in vista le scariche forti artificiali, atte a produr scintille ecc., le quali
come si è già accennato (§ 53) potrebbero benissimo convellere i muscoli anche
senza l’intermedio de’ nervi), basta ad eccitare la sensibilità de’ nervi, e a
metterne in giuoco l’azione; non basta di per sola ad eccitare l’irritabilità
de’ muscoliche si contraggono.

§ 68. Conseguentemente anche quando si eccitano le convulsioni, e moti più
o men violenti nelle membra delle rane, e d’altri animali vivi e intieri, sia colle
scariche elettriche artifiziali molto deboli, come abbiam descritto in principio
della presente Memoria, sia colla semplice applicazione delle convenienti ar-
mature metalliche, e indotta comunicazione tra loro, nella maniera cioè indi-
cata sul fine della Memoria precedente, e ricordata pur anche qui (§ 63), non
sono i muscoli, come ho creduto per qualche tempo, bensì i nervi sparsi per
entro ad essi e coperti, che vengono primariamente affetti; e la forza nervosa