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innanzi estendendola a grandi e magnifiche cose, siam sovente obbligati a
dar addietro, ed a rinunciare a gran parte dei disegni concepiti (q) . Così è acca-
duto nel caso presente: esaminata meglio la cosa, variando le sperienze e ten-
tandone di nuove, ho dovuto accorgermi alla fine, che assai più limitato di
quel che supponea GALVANI, ed io con lui, egli è il giuoco del fluido elettrico
negli organi animali, terminandosi la sua azione immediata nei nervi, come
sopra si è detto (§ 50).

§ 53. Non voglio già, negare, che possa agire anche su questi immediata-
mente, ed irritandoli per se stesso eccitarne le contrazioni e moti. Un’elet-
tricità forte, una scintilla viva e pungente, che colpisca il muscolo, può e dee
far questo, come ogn’altro stimolo. Ma qui si tratta di elettricita debolissima,
qual è l’elettricità animale, impercettibile ai più delicati elettrometri; e questa
è, che non valendo ad irritare immediatamente i muscoli, i soli nervi affetta
sensibilmente; i quali poi portano la loro azione sopra i primi (§ cit.), in qual
modo non sappiamo ancora.

§ 54. S’ella è così non sarà, dunque neppur necessario che esso fluido elet-
trico faccia incursione ne’ muscoli medesimi, che hanno da convellersi; bastando
che si limiti il suo trascorso ad una parte del nervo o nervi, da cui vengon
retti e dominati que’ tali muscoli. Ora molte sperienze mi han dimostrato
che ciò appunto basta. Ne addurrò qui alcune solamente delle più dimostrative.

§ 55. Preparata una gamba di una grossa rana in guisa che il nervo cru-
rale bene snudato e reciso, dalla spina dorsale, avanzi fuori dalla coscia
quanto è lungo, ne copro all’estremità, con una laminetta metallica piegatavi
intorno, oppur lo serro con pinzette; e lo stesso fo ad un altro pezzo dell’istesso