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zazione medesima, un agente immediato, l’eccitatore proprio della sensibilità
de’ nervi; e questo è già molto: ma non basta; avremmo voluto andare più
innanzi, e ci pareva d’esserci giunti; di essere cioè già certi, che il fluido elet-
trico medesimo movesse egli i muscoli, ossia colla sua propria virtù stimolante,
onde le contrazioni e moti loro. Che però dovendosi ora ridurre ad attribuirgli
soltanto l’azione su’ nervi, quanto mai restiamo addietro dal segno, a cui ci
credevamo pervenuti? Intendiamo e spieghiamo in qualche modo quella pri-
maria eccitazione de’ nervi, o a meglio dire, sappiamo onde viene; ma come poi
essa desti e metta in giuoco la forza muscolare resta ancora un problema
com’era prima.

§ 52. Torno a dire, noi ci lusingavamo pure di aver sciolto un tal problema,
o portata almeno una gran luce sopra una questione tanto ancora oscura per
i Fisiologi: giacchè mentre questi eran costretti ad arrestarsi a cotale non ben
intesa azione od influenza de’ nervi nel moto muscolare, cioè non giungevano
a spiegare per qual meccanismo, o per mezzo di che si comunichi da un capo
lontano di nuovo leggermente stimolato l’azione al nervo tutto fino ai suoi
ultimi rami, e come passando quindi ai muscoli ne ecciti levalide loro con-
trazioni; ci lusingavamo di giungere noi a ciò spiegare col nostro fluido elettrico
trascorrente da’ nervi ad essi muscoli, ed irritante i medesimi sul luogo. Già
gl’istessi Fisiologi, ancorchè considerassero comunemente l’ irritabilità qual
forza propria e innata de’ muscoli, pur ricorrevano ad un agente intermedio,
o veicolo qual si fosse, per mezzo di cui tramandar si potesse e compiersi
l’azione dei nervi sopra essi muscoli. E qui si abbandonavano alle ipotesi;
chi mettendo soltanto in azione le parti solide del nervo, e concependo delle
vibrazioni e tremori, che si propagassero da un capo all’altro; chi supponendo
(e questi furono, e sono anche oggi la maggior parte) un certo qual fluido
sottile, a cui dan nome di Spiriti animali , e assegnandogli il doppio officio
di portare per la via de’ nervi al Sensorio comune le impressioni degli oggetti
esterni, e di scorrere a’ cenni della volontà pei nervi ai muscoli, ed eccitarvi
i moti. Or ecco il passo più grande, che già ci credevamo di aver fatto dietro
la scoperta dell’Elettricità animale, e seguendo le idee del Sig. GALVANI Autore
di questa grande scoperta, ci credevamo giunti a comprendere per qual mezzo
appunto, e come esercitisi l’impero de’ nervi su’ muscoli, o qual fosse almeno
cotal fluido nerveo, che volea insignirsi col nome di Spiriti animali . Quest’era
il fluido elettrico; e la funzion sua principale immaginammo che fosse, scor-
rendo da’ nervi suoi particolari conduttori a’ muscoli, di agire immediatamente
su questi, qual proprio e naturale stimolante de’ medesimi. Come bene si spie-
gava in questo modo la cosa? Ma le spiegazioni più plausibili e seducenti, e
quelle ancora, che sembran conformi alle prime generali apparenze, sono rare
volte confermate da un esame più rigoroso e seguito de’ particolari fenomeni;
e quando al presentarsi di una bella scoperta ci sembra di poter andare molto