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e precisione determinare qual forza di elettricità potea bastare a convellere
molto o poco la rana sottoposta in diverse maniere all’esperienza, riducendo
tal forza a misure e gradi comparabili, con acconci Elettrometri , col Condensa-
tore , quando gli elettrometri soli non segnano più la troppo debole carica, con
ogni possibile artificio insomma: a quest’oggetto misi in ordine un picciolo e
semplice apparecchio, che passo brevemente a descrivere (g) .

§ 22. Consiste dunque in due colonnette, o tubi di cristallo, lunghi sei
pollici più o meno, piantati in un’assicella, ciascuno de’ quali porta in cima
un piattello di sughero, o di altro legno dolce, per conficcarvi facilmente con
due spilloni la rana, la lucertola ecc. nel modo che si vuole. D’ordinario ve
la inchiodo per la testa, o per una delle zampe davanti da una parte, dall’altra
per uno de’ piedi, rimanendo così penzolone tra le due colonnette di vetro
l’altra gamba posteriore: la quale è poi bel vedere come balza, allorchè tradu-
cendo la scarica elettrica pel corpo della rana entran tutte le sue membra in
convulsione, anche quelle, che non trovansi sulla via diritta del tragitto.
Altre tolte conficco ambedue i piedi insieme: altre un piede di qua, un di ,
sicchè il tronco rimanga pendente colla testa in giù, ecc.

§ 23. Affissa così la rana al patibolo, trovasi convenientemente isolata ;
onde tutta la corrente, picciola o grande, di fluido elettrico, che gli si vorrà
scaricare addosso, è costretta a passar raccolta nel suo corpo, senza che punto
se ne disvii per altri conduttori: mercè di che avviene, che più picciola carica
di elettricità, basti a conveller le membra che pervade, come abbiam già
fatto osservare (§ 5). Vero è che, in paragone del corpo dell’animale, pieno in
tutte le parti di umori, sono così poco deferenti i legni discretamente asciutti,
che non molto si perderebbe, ancorchè venisse conficcata la rana immediata-
mente sopra un’assicella, la qual non fosse manifestamente umida o bagnata,
e nulla quasi si perderebbe se fosse detta assicella ben secca. Ad ogni modo
volendosi una certa esattezza, è più spediente e sicuro il mantenere un per-
fetto isolamento coi due tubi di vetro nel modo or ora descritto.

§ 24. Del rimanente questo apparatino riesce affatto comodo per qualunque
maniera adoperar si voglia d’infonder l’elettricità, e tradurla pel corpo del-
l’animaletto. Vi piace di scaricarvi sopra una boccetta di Leyden? Basta che
appoggiatone il ventre ossia armatura esteriore ad uno de’ spilloni incliniate
essa boccetta fino a toccare col suo uncino la testa dell’altro spillone. Volete
un’altra volta far prova della scarica di un semplice conduttore? Prendete
in mano l’assicella, e tenendo toccato con un dito uno de’ spilloni, oppure un