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non mi è mai venuto fatto di ottenere il minimo segno d’elettricità. Allora
nacque anche in me il sospetto, e quasi m’indussi a credere, che l’elettricità, ma-
nifestata dall’orina al sortire dal corpo procedesse da vera e propria elettricità
animale; pur non ebbi ancora la cosa per decisa: vi volevano altre prove più
dimostrative per vincere la mia incredulità in fatto di Elettricità animale.

§ 16. Fin qui delle sperienze e osservazioni intraprese da’ Fisici, e da molti
di loro tenute per tali, che stabilissero una vera elettricità animale: ciò che
per altro concluder non si poteva, essendo la maggior parte di tali sperienze
mal intese, ed altre per lo meno equivoche, come abbiam fatto osservare, e
niuna dimostrativa o corredata di tutti i caratteri, che si richiedono per esclu-
dere ogni dubbio. Un’ampia raccolta di siffatte sperienze e osservazioni, un
cotal impasto di buone e cattive, ne offrono varie opere, altronde stimabilis-
sime, di BERTHOLON, GARDINI, VASSALLI, ed altri simili opuscoli e memorie.

§ 17. Or dopo aver dato un succinto ragguaglio delle sperienze e fatti
reali, sopra di cui han creduto alcuni Fisici poter fondare la pretesa elettricità
animale, sperienze, in cui si hanno sibbene segni visibili di elettricità, ma che
può essere, ed è probabilmente tutt’altra che vera animale, non sarà fuor di
proposito il dir qualche cosa anche delle congetture e ipotesi puramente ideali
di alcuni Fisiologi riguardo ad una qualsiasi elettricità animale, concepita
cioè in una maniera, più o men propria, in un senso determinato e fisso, o vago
e indeterminato. Quelli tra i Fisiologi, che concepiron la cosa più vagamente
e in astratto, si contentaron di riguardare i supposti Spiriti animali , o fluido
nerveo, destinati, giusta l'opinione più ricevuta, a portare le esterne impres-
sioni al sensorio comune, ed a produrre trascorrendo a’ cenni della volontà
per la via de’ nervi a’ muscoli di ciascun membro, la contrazione di essi muscoli,
e i moti che ne dipendono, si contentaron di riguardare cotesti spiriti animali
inservienti alle sensazioni e ai moti volontari, per un fluido sottilissimo, mo-
bilissimo, ed attuosissimo di una, natura analoga alla luce, all’etere, al fluido
elettrico (i) : e ciò per ispiegare in qualche modo la celerità istantanea, con cui
il supposto trascorrimento del fluido operatore dee farsi, giacchè in un istante
si compiono gl’indicati effetti. Riduceansi pertanto a considerare i nervi in
certo modo quai conduttori dei detti Spiriti animali , o fluido nerveo, come i
metalli lo sono del fluido elettrico, senza punto determinare qual fosse di co-
desto fluido animale la vera specifica natura, chiamandolo soltanto elettrico,
etereo, o simile, quasi per metafora, ossia per dinotare alcuna sua dissomi-
glianza nell’agire con tali fluidi sottilissimi e attivissimi, fuoco, luce, etere,
vapor elettrico. Che se insistevano un poco più sull’analogia con quest’ultimo,