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§ LI. Farò qui osservare intanto che diverse esperienze riportate più
sopra dimostrano che questi apparecchj, malgrado una tensione elettrica
debole, che non arriva per avventura ad 1 o 2 gradi del mio elettrometro
a paglie sottili, forniscono nulladimeno una quantità ben grande di fluido
elettrico in pochissimo tempo; potrebbe quasi dirsi in un istante, una quantità
invero prodigiosa. Son queste le sperienze medesime colle quali si riesce a
caricare delle grandi boccie di Leyden, e fino delle batterie di molti piedi
d’armatura, mediante il più corto contatto possibile d’uno di questi appa-
recchj elettro-motori, un contatto, che non dura un 1/50 od 1/200 di secondo
(§ XLII e nota); e si arriva a portarvi la carica alla medesima tensione che ha
l’apparecchio, cioè di 1, 2, 3 gradi: carica, cui giungerebbe appena a dare una
buona macchina elettrica con alcuni giri del suo globo o disco, e quindi nel
tempo di parecchi secondi; o pure un buon Elettroforo con 20, 30, 40 delle
sue scintille. Sarebbe infatti una macchina ben buona e possente quella, che
caricasse nel tempo di 1 secondo una boccia di un piede quadrato di armatura
fino a 5 gradi di un buon quadrante elettrometro, che corrispondono a 60
gradi circa del mio a paglie sottili (v. nota 1a al § XXXIV); e la quale cari-
cherebbe quindi ad 1 solo di questi ultimi gradi nel detto tempo di un minuto
secondo una batteria di 60 piedi quadrati. Certamente sarebbe una macchina
molto possente quella che facesse tanto. Ora i miei apparecchj fanno anche