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§ XL. Non è dunque vero, che le boccie e batterie di una grande capacita
versino collo scaricarsi una più grande quantità di fluido elettrico in un istante,
ossia nel medesimo tempo che le picciole e di ristretta capacità, cariche le une
e le altre al medesimo grado dell’elettrometro. Elleno non ne versano che la
medesima quantità pel primo istante (attesochè la tensione elettrica, e quindi
la velocità della corrente di questo fluido, è la medesima per le grandi boccie
come per le picciole nella nostra supposizione); ma la scarica delle grandi,
ossia molto capaci, dura più istanti che quella delle picciole boccie. Non v’ha
dubbio: la scarica delle prime impiega più tempo; ella si estende, per così dire,
a molte scariche successive, quantunque si compia ancora in un tempo cor-
tissimo, tale che a noi pare un istante, come già si è detto (§ prec.).

§ XLI. Ciò ritenuto, parrebbe che una boccia di Leyden grandissima
non dovesse dare una più forte commozione di quello faccia una boccia mezzana,
o piccola, caricate al medesimo grado dell’elettrometro, s’egli è pur vero che
la medesima quantità di fluido elettrico viene a versarsi sì dall’una che dal-
l’altra in un istante; giacchè il fluido elettrico essendo animato egualmente,
sollecitato dalla medesima tensione, spinto in una parola colla medesima velo-
cità, tanto dalla picciola boccia quanto dalla grande, cariche ad egual grado
di tensione, dovrebbe urtare o scuotere egualmente nell’uno e nell’altro caso
la persona attraverso di cui si scarica. E di vero la corrente elettrica non è ella
eguale in tali casi, o vogliam dire, non passa la medesima quantità di fluido
elettrico in un dato tempo? Ciò è, che abbiamo stabilito, posta la tensione
di carica eguale, vale a dire al medesimo grado dell’elettrometro. Come va
dunque che la scossa è più forte quando viene da una boccia più grande, o da
una batteria; e tanto più forte, quanto questa boccia o batteria ha maggiore
capacità? Ciò viene da che la scarica è prolungata, cioè a dire che la corrente
elettrica dura un tempo tanto più lungo, quanto la dose di fluido che forma la
carica di detta grande boccia o batteria supera la dose che forma la carica
della picciola boccia, portate al medesimo grado dell’elettrometro l’una e l’altra.

§ XLII. Si avrà forse della pena a credere che la forza della commozione
sia dovuta alla continuazione del torrente elettrico, alla sua durata per un
certo tempo, sembrando che siffatte commozioni elettriche, siccome le scariche
delle boccie di Leyden che le producono, siano istantanee, ed essendo sempre
state riguardate come tali. Ma ben riflettendo si comprenderà tosto che niente
si può effettuare assolutamente in un istante indivisibile; e che in particolare
la corrente di fluido elettrico prodotta da una scarica qualunque, deve in ogni
caso durare un certo tempo, un tempo finito; comecchè questo tempo possa
essere cortissimo, e non misurabile coi nostri mezzi, come si è già detto
(§ XXXIX e seg.). Ora la cosa procede giusto così: il tempo che dura il tor-
rente elettrico prodotto dalla scarica di una grande batteria, per es. di 40,
60, o più piedi quadrati di armatura, caricata a 1 o 2 gradi del mio elettro-