102
candola, dico, sopra le braccia, cogli opportuni toccamenti se ne riportino
delle scosse, anch’esse deboli a proporzione, ecc.

Pr. 41. Insomma anche qui, in ogni caso in cui venga incitata una cor-
rente elettrica e questa incontri soli conduttori imperfetti, ne invade ella e
percorre al tempo stesso diversi, e diciam così quanti mai può, soffrendo, come
s’è detto (Pr. ) da molti insieme a cui si divide e riparte, minor resistenza,
che da un solo, o da pochi. Non così trattandosi di conduttori perfetti, ossia
metallici: de’ quali un solo, anche ristretto, le basta, come un sottilissimo
filo (purchè la piena non sia troppo grande, e tale che darebbe una scossa
insopportabile); epperò siegue quel solo, ben inteso ove sia continuato dal
termine da cui precede la scarica fino a quello a cui tende. Conseguentemente
un arco conduttore tutto metallico ancorchè sottile, che venga a toccare i
due capi della colonna, vi lascia sussistere tensione elettrica alcuna, che
possa manifestarsi neppure col migliore Condensatore, lascia che altronde
possa aversi la minima scossa potendo esso solo tradurre tutta la corrente
di fluido elettrico, che viene mossa da essa colonna; come similmente un arco
metallico compito, applicato con un capo all’armatura esterna d’una boccia
di Leyden e che tocchi coll’altro all’interno od all’uncino che ne sporge, tra-
duce tutta la scarica di essa boccia e niente ne lascia ad un secondo arco for-
mato dalle braccia che niente quindi risentono di scossa.

Pr. 42. Ma se l’acqua, e i corpi bagnati sono così infelici conduttori, così
poco permeabili al fluido elettrico, che non permettono un libero passaggio
ad una corrente del medesimo, ove siano alquanto stretti, ed anche essendo
larghi discretamente la rattengono in parte, come si è veduto; dovrebbero
anche i bollettini di cartone, di panno, o simili, interposti a ciascuna coppia
metallica nella nostra colonna, comunque umidi ed intrisi, opporre ciascuno
qualche resistenza, e riuscire tra tutti di notabile impedimento al corso del
fluido elettrico, il quale spinto dalle forze che nascono per ogni combaciamento
de’ metalli diversi si avanza man mano incalzandosi dall’uno all’altro capo
di essa colonna. Or cosa rispondere? Rispondo, che così appunto succede; e che
per ciò, affine di rendere minore cotal resistenza, e più libera la corrente elet-
trica mossa da quelle forze, convien dare a tai bollettini una sufficiente gran-
dezza come altrove si è detto, farli combaciar bene ai rispettivi piattelli me-
tallici, e soprattutto mantenerli ben umidi, anzi bagnati; come vengo incul-
cando. Con che non si ottiene ancora un’intiera libertà alla corrente, una
scossa molto forte da una colonna anche di 60, 80, 100 coppie metalliche|piattelli doppj, se
l’umore onde sono que’ bollettini intrisi, è semplice acqua; e si ottiene poi
essendo invece acqua salata od altra soluzione salina, che sono conduttori
molto migliori dell’acqua semplice, come si sa, e tanto appunto più forte si
ottiene la scossa, quanto il liquore salino impiegato è per stesso più con-