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dispiega un elettricità, per difetto (El. -) di 2 in 3 gradi, e talvolta fino di
4 del mio elettrometro a paglie sottili, come esso piattino lo dimostra avvi-
cinandolo a detto elettrometro, e adducendolo al contatto del di lui
cappelletto (d) .

§ VI. Se all’opposto prendo fralle dita il pezzo a, cioè la lastretta di ar-
gento, e fo comunicare al piatto collettore (chiamerò da qui innanzi così
quello de’ due dischi del condensatore, a cui direttamente viene impartita
l’elettricità, e che non comunicando col suolo, sta applicato convenientemente
all’altro, che vi comunica) la lastretta di zinco z; levato indi esso collettore
in alto, e portato similmente a toccare il cappelletto dell’elettrometro, mani-
festa di nuovo 2, 3, 4 gradi di elettricità, ma di elettricità per eccesso (El. +).

§ VII. È troppo necessario avvertire, che in questa seconda sperienza
la lastretta di zinco non deve già toccare immediatamente il piatto collettore,
s’esso è di rame; giacchè spingendo questo metallo quasi con egual forza
che l’argento il fluido elettrico nello zinco, troverebbesi la nostra lastretta z
compresa così fra l’argento e il rame, in mezzo a due forze presso a poco eguali
dirette in senso opposto, ossia l’una contro l’altra, le quali si eliderebbero per
conseguenza in modo, che poco, e nulla quasi di fluido elettrico verrebbe ad
infondersi ed accumularsi entro ad esso collettore; onde niun segno sensibile
di elettricità o quasi niuno verrebbe egli quindi a dare alzandolo ecc. Conviene
pertanto interporre un qualche altro conduttore non metallico, un conduttore
umido qualunque; i quali conduttori di seconda classe, come li chiamo non
hanno un’azione reciproca coi metalli così forte, ossia non sono rispetto ad
essi che debolissimi motori. Io soglio porre un pezzetto di carton bagnato
sopra il piatto collettore, e far toccare a cotesto cartone la lastretta z, in tal
modo il fluido elettrico spinto continuamente dalla lastretta d’argento a
in essa lastretta z di zinco, passa ulteriormente senza contrasto nel detto con-
duttore umido, e da questo mano mano nel piatto collettore; dal quale poi
levato in alto ottengo li 3 gradi circa di El. + che non ottengo toccando colla
medesima lastretta z esso piatto di rame a nudo a cagione dell’indicata oppo-
sizione di forze.