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Or procedendo alle boccie più grandi, o batterie, con una di 2 piedi di
armatura la quale impiegherà corrispondentemente non 1 ma 2 minuti quarti
a scaricarsi avremo la minima scossa ove sia stata caricata ad 1/2 grado sola-
mente, a quel segno a cui giunge una pila di 70 a 75 gruppi; carica, che l’elet-
trometro a paglie sottili non marca già più, se non si ricorre al condensatore;
e così poi la forte e valida scossa suddetta ove siasi caricata a 8 gradi. Con una
batteria di 4 piedi che pur 4 min. quarti dovrà impiegare a scaricarsi compiuta-
mente, basterà la carica, se non di 1/4 di grado, di 1/3 a produrre la minima
scossa, e per la forte, ossia eguale a quella di una pila di 60 a 70 gruppi, la
carica di 4 o 5 gradi. Ad una di 10 piedi d’armatura di cui la scarica dee durare
da 10 min. quarti, basterà per la minima scossa la carica di 1/6 o di 1/7 di grado,
e per la potente di circa 3 gradi. Finalmente per la grande batteria di 50 o
60 piedi quadrati di armatura la di cui scarica si prolungherà a 50 e 60 min.
quarti, cioè a circa 1 min. terzo, non vi vorrà più di 1/16 di grado, per la minima
scossa, ed 1 grado solo per la scossa potente eguale a quella della migliore pila
di 70 gruppi che ha pure la carica o tensione elettrica di 1 grado.

Pr . Tale è il confronto che vuol farsi della pila od elettromotore colle
batterie; dal quale parallelo si vede, che per una carica, o tensione elettrica
eguale, eguale ancora sensibilmente è la scossa che producono ambedue,
quando però la capacità della batteria sia tanto grande, che a scaricarsi
tutta impieghi circa un minuto terzo. In tal caso può anche essa batteria
colla carica di un sol grado dell’elettrometro a pagliette, od anche con una
minore, far scintillere un momento la punta di un sottil filo di ferro, e fon-
derne un pochetto: (Pr .) Per una più estesa e lunga fusione non basta tale
scarica che dura non più di un minuto terzo, non bastano le batterie di 50
o 60 piedi quadrati di armatura; ci vorrebbero di centinaja e migliaja di
piedi, onde le scariche avessero a durare non uno ma più minuti terzi, anzi
pure alcuni minuti secondi, ci vorrebbero dico, batterie di quasi infinita ca-
pacità per imitare questi ed altri stupendi effetti, che ci offre l’elettromotore
costrutto a dovere, mercè le sue scariche, tanto più a lungo protratte, anzi
perenni, de’ quali effetti farem qui appresso brevi parole.

Pr . Intanto l’eguaglianza degli effetti prodotti, come dall’elettromotore,
così dalle batterie cariche all’istesso debolissimo grado; tale perfetta egua-
glianza per ciò che riguarda le scosse, e per quello ancora che riguarda la fu-
sione dei fili e fogliette metalliche, portata fino a quel segno, che abbiam mo-
strato, se non basta a porre in evidenza l’identità del fluido elettrico, e del
preteso fluido Galvanico, e a convincere, che niun altro agente v’interviene
che quello, domanderò cosa più desiderare si può. Pur io ho ancora a darvi
per giunta altre prove, e sono le sperienze, con cui fo vedere a caricare una
boccia di Leyden, due, tre, una batteria qualunque, con un semplice e breve
toccamento fatto ad esse della pila; a caricarle al grado istesso della pila,