63
e regolata gradazione rispetto alle forze motrici del fluido elettrico non si os-
servi dai conduttori di seconda classe neppure fra loro, o almeno non abbia
luogo per tutti, ma procedan le cose con altre leggi e tenor diverso, almeno
riguardo ad alcuni; oppure che debbasi per avventura la seconda classe sud-
dividere, e riconoscerne una terza, in cui i conduttori siano bensì in rapporto
fra loro in qualità di motori, come lo sono quelli dentro ciascuna delle altre
due classi, ma non lo siano coi conduttori della seconda.

§ XXIX. Potrebbe per avventura questa terza classe di conduttori, e
motori tutt’insieme, essere formata da corpi, che contengono bensì qualche
umore, ma o coagulato, o incorporato e fissato in modo, che non se lo può
facilmente spremer fuori, onde neppure possono dirsi propriamente cotai
corpi intrisi o bagnati; quali sono molte sostanze animali, muscolari cioè,
tendinose, membranacee, nervee ec., che fresche e recenti si mostrano mi-
gliori conduttori dell’acqua stessa, e di altri umori; e potrebbero negli organi
elettrici della Torpedine quelle laminette, ossia pellicole sovrapposte le une
alle altre ingran numero entro ciascuna delle colonnette, che compongono
tali organi, potrebbero essere metà d’una, e metà d’altra di tali sostanze con-
duttrici e motrici dell’accennata terza classe, disposte alternativamente, e
interpolate ad ogni pajo o coppia eterogenea da uno de’ conduttori apparte-
nenti alla seconda classe, da uno strato umido ec. Tale è l’idea ch’io mi formo
di siffatti organi elettrici; i quali composti di sostanze tutte conduttrici, a
niun altro apparato elettrico possono paragonarsi, fuorchè al mio, il quale imi-
tando perfettamente essi organi negli effetti, vi rassomiglia finanche nella
forma.

da J 65 a.

Or dunque si richiede una batteria molto capace, perchè imiti sensibil-
mente le scariche dell’Elettromotore nella durata fino almeno a un certo
segno. Qual debba essere cotesta durata acciò per cariche anche debolissime
e non marcabili ai comuni elettrometri si possano avere scosse più o meno
sensibili; non possiamo precisamente determinarla, le scariche delle nostre
batterie anche più grandi contenendosi ancora entro i termini di un tempo
brevissimo: comprendiamo però, che dovendo corrispondere la durata della
scarica alla capacità della batteria ossia alla quantità di fluido elettrico ri-
chiesto a formare quella data carica; quanto maggiore sarà dessa capacità,
tanto più sensibile riuscirà la scossa oppure per produrne una data tanto più
debole potrà essere la carica.

Per dare di tali rapporti una tal quale estimazione all’ingrosso; recheremo