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esattezza non può ancora pretendersi in simili sperienze: e però questo circa
dovrà sempre intendersi, ove anche per ischivare ripetizioni io nol ricordi)
arriva la tensione di elettricità per eccesso (El. +) nello zinco, e così pure
quella di elettricità per difetto (El. -) nell’argento, posti a mutuo contatto;
e tale si sostiene, finchè dura esso contatto, e quelli non hanno comunicazione
con altri conduttori, nei quali possa liberamente scorrere il fluido elettrico
spinto e sollecitato da tal tensione.

§ XX. Una bella e luminosa conferma di ciò, una prova la più soddisfa-
cente, che tale e tanta è la rispettiva tensione elettrica prodotta dal mutuo
contatto di codesti metalli, quale qui si stabilisce, e quale io l’avea dedotta
dalle sperienze sopra indicate, e da varie altre fatte con una sol coppia dei
medesimi, cioè di 1/60 di grado del mio elettrometro a paglie sottili, mi hanno
somministrato quelle più recenti, più istruttive, e assai più belle con due, tre,
quattro, e più coppie, ottenuto avendo appunto il doppio, il triplo, il quadruplo,
ec. di tensione elettrica, cioè invece di 1/60 di grado 2/60, 3/60, 4/60, ec.: come
potei verificare col solito artificio del condensatore, il quale, ove condensando
da 120 volte era portato da una sola di tali coppie a 2 gradi di detto elet-
trometro (§ XIV, XV), lo era poi da due, tre, quattro, cinque coppie, a 2,
4, 6, 8, 10 gradi.

Questo è il gran passo da me fatto sulla fine dell’anno 1799, passo che
mi ha condotto ben tosto alla costruzione del nuovo apparato scuotente, ec.;
il quale ha cagionato tanto stupore a tutti i Fisici; a me grande soddisfazione,
ma stupore non molto dopo l’anzi detta scoperta, che mi promettea bene un
tal successo.

§ XXI. Una delle più belle maniere di fare queste nuove sperienze con
molte coppie di metalli si è di soprapporre ad una moneta od altra simile la-
stretta o piattino d’argento una piastretta eguale di zinco, ed a questa un
bullettino di cartone, di panno, di pelle, o di simil altro corpo spugnoso, in-
zuppato d’acqua; poi una seconda lastretta d’argento coperta da un’altra
di zinco, e così altre simili coppie metalliche in seguito, e nel medesimo ordine,
coll’interposizione fra coppia e coppia del bullettino o conduttore umido
qualunque. La figura terza [1] mette sott'occhio un picciolo apparato di
questa sorte congegnato a forma di colonna, in cui le lamine o strati d’ar-
gento, di zinco, e di sostanza umida vengono indicati dalle lettere iniziali
A, Z, u.

Disposte così le cose, non si ha che far toccare la sommità di questa picciola