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in molti modi e in diversi tempi le prove (che ho anche mostrate a varie per-
sone intelligenti): cioè tutti concorrono a stabilire che 1/60 di grado circa del
mio elettrometro a paglie sottili è la tensione elettrica indotta dal mutuo
contatto dello zinco coll’argento, per eccesso in quello (El.+), per difetto
(El. -) in questo; come sopra ho avanzatoII). Con altri metalli, meno
diversi fra loro in ordine a tale virtù motrice del fluido elettrico, la tensione
che sorge è minore, e tanto minore quanto meno differiscono tra loro, ossia
sono meno distanti nella serie o scala qui indicata, in cui i primi spingono il
fluido elettrico in quei che sieguono, cioè argento, rame, ferro, stagno, piombo,
zinco (f) . Ma vi sono pure sostanze che più ancora dell’argento e dell’oro spin-
gono il fluido elettrico negl’altri metalli, e massime nello zinco; queste sostanze
sono la piombaggine, alcuni carboni, e soprattutti il manganese nero cristal-
lizzato. Pel contatto di quest’ultimo collo zinco arriva la rispettiva tensione
al doppio quasi di quella che l’argento collo stesso zinco, cioè tra i 1/38, e
1/40 di grado.

§ XVI. È facile comprendere, che acciò la lastretta z di zinco, che si fa
comunicare al piatto collettore, possa indurvi tanto fluido elettrico quanto
pur se ne richiede per portarvi la tensione a 1/60 di grado, allorchè sta esso
affacciato al piatto compagno, onde poi salga a 2, 3, 4 gradi col levarlo in alto;
acciò, dico, quella lastretta z possa indurre tanta elettricità, nel piatto collet-
tore, che gode di una grande capacità, è necessario che l’altra lastretta a con-
tigua o tengasi colle dita umide, come nelle sperienze sopra descritteV
e seg.) o comunichi in altre maniere liberalmente coll’ampio ricettacolo della
terra, o almeno con conduttori molto estesi, o con recipienti di assai vasta
capacità, quali sono, per esempio, le boccie di Leyden abbastanza grandi;
poichè altrimenti se fosse isolata, o se non avesse altre capaci comunicazioni
cotesta lastretta a d’argento, fornito da essa quel pochissimo di fluido elet-
trico allo zinco che può perdere per venire allo stato di elettricità in meno
(El. -) eguale ad 1/60 di grado (che è il massimo di tensione, a cui può giun-
gere in virtù del contatto con esso zinco, non potrebbe fornirne di più, e
quindi anche la lastretta di zinco z non potrebbe passarne al condensatore
di più di quel pochissimo ricevuto a sole spese di detta lastretta d’argento
di limitatissima capacità. Vi vuol dunque che questa abbia delle buone comu-
nicazioni, onde trarre il fluido elettrico, e risarcirsi mano mano che ne
allo zinco, e questo ne deposita nel capace condensatore, se ha ad accumularsi
in esso condensatore nella quantità e fino al segno sopra indicato.

Così se rivolgendosi la lastretta a, ossia l’argento, al condensatore, e